Champions League, quattro emittenti si contendono i diritti tv

La UEFA sta per lanciare il bando per l’assegnazione dei diritti tv per la Champions League nel triennio 2024-27. Dal 16 gennaio sarà possibile visionare il bando per poter inviare le offerte. Come specifica Calcio&Finanza, il percorso verso l’ufficialità delle assegnazioni porterà all’annuncio in primavera, indicativamente fra marzo e aprile.

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(Photo by Denis Doyle/Getty Images)

Diritti tv Champions, chi è in gioco

Dalla stagione 2024-25 la Champions League cambierà formato. 36 partecipanti, cioè 4 in più rispetto a oggi. Girone unico, con ogni squadra in campo 8 volte – 4 volte in casa e 4 in trasferta. Le prime 8 si qualificheranno direttamente agli ottavi, mentre le squadre che si classificheranno dal nono al 16esimo posto si sfideranno con playoff di andata e ritorno. In totale le gare da trasmettere passano dalle attuali 125 alle 189.

Dunque, con più partite in programma, la UEFA si aspetta una crescita dei ricavi e le offerte da presentare dovranno essere più cospicue rispetto a quelle presentate per il triennio 2021-24. Come spiega Calcio&Finanza, gli attuali detentori dei diritti in Italia, ossia Sky, Mediaset e Amazon, dovrebbero essere ancora in corsa. I dettagli delle modalità di trasmissione saranno valutabili con la pubblicazione del bando, prevista per il 16 gennaio. Attualmente Sky e Mediaset detengono i diritti di tutte le gare eccetto una del mercoledì sera, nelle mani di Prime Video. Proprio quest’ultima potrebbe ampliare la propria offerta, visti gli ottimi ascolti avuti finora.

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(Photo by Julian Finney/Getty Images)

La posizione di DAZN

Agli attori sopra citati, si potrebbe pensare all’inserimento anche di DAZN. Attualmente il servizio di streaming ha il proprio focus sulla Serie A, possedendo i diritti delle 380 gare stagionali del massimo campionato, ma nel pacchetto dell’offerta non è da escludere l’inclusione anche della Champions League, come avviene in altri Paesi europei dove DAZN è presente. Infine, sempre secondo Calcio&Finanza, da tenere d’occhio un qualche nuovo broadcaster