Championship, caos in Inghilterra: operai in campo per sistemare le porte troppo alte

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(Photo by Barrington Coombs/Getty Images)

Incredibile ciò che è successo nella partita di Championship, seconda lega inglese, tra Hull City e Birmingham. La partita è iniziata con 20 minuti di ritardo perché le porte del campo erano troppo alte. Non è la prima gara in Inghilterra ad essere iniziata in ritardo questo weekend, già Leeds-Arsenal è iniziata in ritardo perché il VAR di Ellen Road non funzionava. La partita di Championship è iniziata con ben 20 minuti di ritardo perché le porte non erano regolamentari, l’intervento degli operai è stato provvidenziale per permettere lo sviluppo della partita. Il direttore di gara e tutta la squadra arbitrale ha dovuto richiamare l’attenzione degli addetti ai lavori per riparare le porte. In alcuni video che arrivano dall’Inghilterra si vedono gli operai e gli arbitri controllare l’angolo della porta, quello tra palo e traversa. Sembra che ci fossero un paio di centimetri in più e quindi non si poteva iniziare l’incontro.

Porte troppo grandi in Championship: gli operai al lavoro

L’intervento degli operai ha permesso alla partita di potersi svolgere. Gli operai hanno smontato la porta di gioco ed hanno riposizionato le porte nel modo corretto dopo aver preso le misure. Gli addetti hanno anche dovuto ricalcolare la Gol Line Technology prima che la partita iniziasse così da non creare ulteriori imprevisti.

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(Photo by Barrington Coombs/Getty Images)

 

La partita è ripresa alle 16:20. Dalle immagini si vede proprio uno degli operai intento a tagliare i due centimetri in più dalla parte finale dei due pali, prima di una porta e poi dell’altra, prima di risistemarle e rimetterle al loro posto all’altezza corretta. La partita tra Hull City e Birmingham è finita con il risultato di 0-2 per gli ospiti con l’ex Watford Deeney a sbloccare le marcature. I padroni di casa, invece, sono impegnati nella lotta per non retrocedere ed hanno collezionato solamente 14 punti in 14 giornate di campionato.