Chelsea, Thiago Silva: “Che emozione tornare a San Siro. Ancora al Milan? Forse…”

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(Photo by Mike Hewitt/Getty Images)

Milan-Chelsea è la partita di Thiago Silva. Il brasiliano ritorna a San Siro dopo aver lasciato i rossoneri per il Paris Saint-Germain nell’estate 2012 e parla in conferenza stampa al fianco del suo allenatore Graham Potter, ricordando il suo passato. Lasciando aperta la porta per il futuro.

Chelsea, Thiago Silva prima del Milan: “Sono competitivi per la Champions”

Thiago Silva torna a San Siro. 3 anni trascorsi con la maglia del Milan, dal 2009 al 2012, con uno Scudetto vinto ed una Supercoppa Italiana. Ora torna da avversario con la casacca del Chelsea: “Sono molto contento ed emozionato di essere qua dopo 11-12 anni; mi viene in mente tutto quello che ho passato in questo grande club e domani lo sarà ancora di più. Però cercherò di essere mentalmente forte“.

Passato, sì, ma anche possibile futuro: “Il mio passaggio qua è già fatto, la mia storia è già creata. L’opportunità di venire qui è arrivata prima del Chelsea, ma non è successo. Per il futuro non so cosa succederà, Sono contento al Chelsea, sono in una grandissima squadra e non penso di poter tornare al Milan. In futuro come allenatore magari“.

E ancora sui rossoneri: “Hanno sbagliato contro di noi, ma le grandi squadre e i grandi giocatori non sbagliano due partite di fila. Hanno giocato alla grande contro la Juve e lo saranno anche domani. Poi qua non è mai facile. Dobbiamo essere pronti“.

dichiarazione Thiago Silva
(Photo credit should read MARCELLO PATERNOSTRO/AFP via Getty Images)

“Fisicamente mi sento bene ma non posso giocare sempre”

Poi, Thiago Silva parla di sé: “Io mi trovo bene, sto bene fisicamente, ma dopo il Crystal Palace ho avuto un raffreddore; non sono ancora guarito al 100%. Frustrazione no, ho parlato con il mister e abbiamo deciso di farmi riposare. Come tutti dicono: a 38 anni non posso giocare tutte le partite. Sono contento della mia gestione: sono importante qua per la mia esperienza. 3 partite le gioco, la quarta e la quinta dipende dai test“. E sul contratto: “Non è il momento di parlarne; l’importante è giocare come sto facendo e aiutare la squadra. Al contratto penseremo prima o dopo il Mondiale, per avere anche una sicurezza con la famiglia: sapere dove vado, cosa devo fare… Avere un nuovo contratto sarebbe la cosa più facile, ma dobbiamo aspettare questo mese e vediamo dopo cosa succederà“.