City Football Group, chi è il gruppo che sta per acquistare il Palermo?

Il Palermo è vicino ad un cambio di mano incredibile. City Football Group sta per acquistare la maggioranza della società rosanero. Contestualmente, il presidente del club resterà Dario Mirri, che manterrà il 20% della proprietà. Mentre la holding del Regno Unito punterà ad acquisire l’80% della squadra. Il Palermo diventerà, così, l’undicesimo club di proprietà del fondo britannico.

Quali club detiene il City Football Group?

City Football Group nasce cinque anni dopo rispetto a quando, di fatto, si inizia a parlare del suo proprietario. Nel 2008 l’Abu Dhabi United Group (ADUG), società di investimenti dello sceicco Mansur bin Zayed Al Nahyan, acquista il Manchester City. La squadra inizia sin da subito a mettere a segno colpi di mercato mai visti prima. Il primo nome, targato Mansur, è Robinho: 32,5 milioni di sterline per il giocatore più pagato della storia del club, fino ad allora.

Nel 2013 lo stesso Mansur fonda un nuovo club: il New York City FC, ammesso in MLS dal 2015. Di fatto, si tratta della prima operazione targata ufficialmente City Football Group. A seguire ci saranno anche un terzo e un quarto club. Rispettivamente il Melbourne City, in Australia, e l’acquisizione del 20% del Yokohama F. Marinos, in Giappone. In questo momento i club di proprietà del fondo sono dieci. Oltre questi quattro: Montevideo City Torque (Uruguay), Girona (Spagna, recentemente promossa in Liga), Sichuan Jiuniu (Cina), Mumbai City (India), Lommel (seconda divisione belga) e Troyes (Francia).

City Football Group
(Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images for Lega B)

Organigramma della holding.

A capo della holding ci sono due uomini di nazionalità emiratina. Il primo è il più celebre sceicco Mansur bin Zayed Al Nahyan, mentre il secondo è il suo braccio destro, Khaldun al-Mubarak. Insieme, sono detentori della ADUG, che detiene il 78% della proprietà del fondo. Il restante 22% viene diviso tra China International Trust and Investment Company Group (12%) e Silver Lake Partners (10%). La collaborazione con il gruppo cinese è stato deciso per l’acquisizione del Sichuan Jiuniu.

Un ruolo di importanza capitale, per quanto riguarda la componente sportiva, spetta al CEO Ferran Soriano, uomo decisivo nella formazione di una vera e propria mentalità sportiva, nella gestione del club. Soriano è stato general manager del Barcellona tra il 2003 e il 2008, favorendo la crescita del Barcellona, che farà incetta di trofei dopo il suo addio. Il suo modus operandi nella gestione della società prevede che un club, per essere vincente in campo, deve essere virtuoso anche sul profilo economico. In sintesi, una società deve generare ricavi. Sotto la sua guida arriveranno al Camp Nou giocatori in grado di essere icone di marketing viventi. Lionel Messi e Ronaldinho su tutti.

Nel 2012 subenta nel Manchester City e trova terreno fertile per costruire la più grande rete calcistica al mondo. Cosa che al Barcellona non riuscì a fare: da qui nacque la frattura con i catalani. Ai citizens corregge il target dei clienti del brand, e si rivolge al mercato internazionale, con tour in Nord America e Asia.

Insieme a lui arriverà anche Tziki Begiristain, ex-calciatore del Barcellona. Il vero e proprio uomo incaricato della gestione sportiva. Al City diffonderà il concetto della “cantera” nel settore giovanile e sarà un fattore decisivo per l’arrivo di Pep Guardiola sulla panchina del Manchester City.

Cosa potrebbe succede al Palermo?

Il segreto del successo delle società gestite da City Football Group si basa su alcuni punti fondamentali. Lo sviluppo del talento dei profili più giovani, visti come elementi che possono portare ricavo alla società. Il bel calcio, connato da una mentalià offensiva e che ha come scopo principale il rafforzamento della società di punta: in questo caso il Manchester City. Processi di entertainment e digital commerce, per attirare e interagire con i tifosi sia dentro che fuori dal campo, tramite mezzo social globale e tv. Know-how gestionale, sponsorizzazioni internazionali in varie nazioni e continenti e, infine, un profondo investimento in attività immobiliari.

Il Palermo diventerà una società satellite del Manchester City, come tutte le altre squadre gestite dalla holding britannica. Ma con una sostanziale differenza, rispetto alle altre. Innanzitutto, essere una “squadra satellite” non esclude che la squadra sia competitiva nel suo campionato, sostenibile economicamente e in grado di generare ricavo. In secondo luogo, a Palermo potrebbero arrivare molti giovanissimi prospetti in uscita dall’Accademy inglese, come successo già con altri club.

Tuttavia, la piazza di Palermo racchiude in sè un bacino di tifo molto più ampio di quello di Girona e Troyes, le altre due squadre in uno dei top-5 campionati europei; e, allo stesso tempo, gioca in un campionato più competitivo rispetto alle altre sei società satelliti. Dunque, è molto probabile che il Palermo, che con la gestione del City Football Group punterà sin da subito alla promozione in Serie A, possa diventare la seconda squadra più importante del gruppo. Con la possibilità, guardando al futuro, di arrivare anche a giocare le competizioni europee.

Una possibilità che alimenta e arricchisce le menti dei tifosi siciliani. I quali potrebbero tornare a vivere la Serie A nell’immediato futuro. E potrebbero vedere dal vivo anche molte superstar europee.