Calcio Estero

Non solo Clasico: il meglio del weekend di Liga

Un Clasico clamoroso, l’Atletico tiene il passo, rallenta ancora il Siviglia: il meglio della 29ª giornata di Liga.

Un Clasico storico accende la Liga

La partita che catalizza le attenzioni degli appassionati di calcio e che travalica i confini de La Liga è indubbiamente El Clasico. L’eterna sfida tra Real Madrid e Barcellona, composta fin qui da 246 episodi, ha visto ieri l’ennesima pagina di una storia emozionante con i Blancos capolista che sono caduti nel loro fortino sotto i quattro gol degli eterni rivali catalani.

La partita è approcciata dal Real Madrid in modo diametralmente opposto a quello del Barcellona e a fare la differenza sono la mentalità e gli svarioni difensivi della retroguardia Merengue.
La squadra di Ancelotti è prima in Liga e, sebbene sia orfana di Benzema, guarda il Barcellona dall’alto dei suoi 15 punti di vantaggio.
Il Barcellona, che ha iniziato malissimo quest’anno salvo poi riprendersi alla grande sotto la guida di Xavi, scende in campo con il coltello tra i denti e gioca questo incontro come se fosse l’unica partita che conta in questa stagione.

Courtois cerca di tenere a galla i suoi ma la difesa del Real è disastrosa.
Il gol che sblocca il risultato lo segna un Pierre-Emerick Aubameyang che sta vivendo una seconda giovinezza dal suo arrivo in Spagna. A servire l’ assist all’attaccante gabonese l’ormai solito Ousmane Dembélé.
Il francese è un giocatore completamente diverso dal ragazzo svogliato e costantemente infortunato visto fin’ora con la maglia Blaugrana e nelle ultime cinque partite ha messo a segno ben sette assist. La connessione con Aubameyang, al quale nel 2017 servì 10 assist al Borussia Dortmund, è letale.

Il gol di Aubameyang è solo l’inizio della mattanza madrileña.
Al 38° Ronald Araújo stacca di testa in area e segna il gol del raddoppio nell’azione immediatamente successiva ad una palese, e impunita, simulazione di Vinícius in area del Barcellona. Karma istantaneo.
Nell’intervallo Ancelotti cerca di mischiare le carte. L’italiano inserisce Camavinga e Mariano Díaz per provare ad uscire dal giro palla asfissiante del Barça che a fine partita registrerà un 63% di possesso palla di guardioliana memoria.
L’uragano catalano è però inarrestabile.
Dopo pochi secondi dal fischio del secondo tempo Ferran Torres si fa ipnotizzare da Courtois e tira a lato. Sono le prove generali per il 3-0 segnato pochi secondi dopo dall’ex-Valencia imbeccato da Aubameyang.
Al 51° l’ex Arsenal diventa Super Sayan e cala il poker, siglando la personale doppietta che lo porta a 7 reti segnate in 7 partite di campionato.

Un po’ di imprecisione del Barcellona e qualche intervento importante di Courtois impediscono agli ospiti di rendere il risultato più umiliante del già clamoroso 4-0.
Con il trionfo di Madrid il Barcellona aggancia la terza posizione e sgomita con l’Atletico Madrid a 54 punti.
Le 12 lunghezze che separano la squadra di Xavi dalla testa della classifica sono forse troppe per ambire al titolo.
I Catalani però possono essere soddisfatti del cambiamento drastico fatto dall’arrivo in panchina dell’ex centrocampista che ha vinto 14 delle 25 partite disputate.
Il Barcellona è il secondo migliore attacco del campionato. La ricostruzione di Xavi ha nel trionfo contro il Real Madrid la sua chiave di volta.

Ancora male il Siviglia, +3 per l’Atleti

L’evento più importante del weekend di Liga è stato senza dubbio il Clasico ma sugli altri campi non sono mancati eventi interessanti.

Nell’ottica della corsa al titolo è pesante l’ennesimo pareggio, questa volta a reti inviolate, del Siviglia contro la Real Sociedad
Gli Andalusi, eliminati giovedì dall’Europa League per mano del West Ham, hanno concluso la loro partita con zero tiri in porta. Il pareggio di ieri è il quarto in cinque partite di campionato e dimostra i problemi di un Siviglia in grado di segnare almeno due gol solamente in una delle ultime cinque uscite in Liga.

Seppur a fatica l’Atletico vince 1-0 in casa di un Rayo Vallecano in caduta libera. Fino a qualche mese fa la Cenerentola della capitale spagnola bussava alle porte dell’Europa. Ora si trova al 13° posto e a sei punti dalla zona retrocessione.
L’ultima vittoria arrivata tre mesi fa rende il Rayo un bersaglio facile per l’Atletico che, provato dagli sforzi di Champions, vince grazie ad un gol di Koke servito da uno João Félix stellare nelle ultime partite.
I Colchoneros sono appaiati al Barça a quota 54 punti e tengono a debita distanza il Real Betis che ha pareggiato 0-0 contro il Celta Vigo.

Dopo il trionfo contro la Juve, e in attesa di uno storico quarto di finale contro il Bayern Monaco, il Villarreal ha una trasferta da dimenticare contro il Cadice e le parate di Sergio Asenjo permettono ai padroni di casa di vincere solamente per 1-0. Per El Submarino Amarillo la zona Europa dista tre punti.

Budimir trascina l’Osasuna. Lotta serrata per l’Europa

Sugli altri campi l’Athletic Bilbao continua il suo periodo altalenante, pareggiando 1-1 contro il Getafe che guadagna un punto importante in ottica salvezza.
Il Granada vince 3-2 in una partita scoppiettante contro il Deportivo Alavés, con l’ex Udinese Darwin Machís decisivo nel servire a Suarez il gol vittoria.
Il Valencia batte 1-0 l’Elche di Lucas Boyé con un gol di Guedes e il Levante rimane fanalino di coda. La squadra allenata dall’italiano Alessio Lisci è con un piede e mezzo in Segunda División. Stavolta arriva una per 3-0 contro l’Osasuna con protagonista Ante Budimir autore di un gol e di un assist.

Nel weekend del Clasico la lotta per il titolo non subisce particolari scossoni ma la corsa all’Europa in Liga si fa affollata. Betis, Atletico, Barcellona e Siviglia si trovano tutte in 7 punti.

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Published by
Paolo Laudani