Cobolli Gigli: “Perché Agnelli non compra la Juve? Se vuole, la mamma gli dà i soldi”

Agnelli Juventus

(Photo credit should read DAMIEN MEYER/AFP via Getty Images)

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex Presidente della Juve, Giovanni Cobolli Gigli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com. Oltre a commentare l’eliminazione dei bianconeri dalla Champions League, anche un attacco all’attuale Presidente, Andrea Agnelli.

Tutte le italiane sono fuori in Champions League: come mai?

“A me basta vedere le partite internazionali degli altri campionati, in Inghilterra o Germania. Loro hanno intensità e ritmo, giocano a frequenza ripetuta senza particolari problemi fisici. Da noi giocare tre partite alla settimana è visto complicato, è preso come una giustificazione. Se ci sono molte defezioni, come nel caso della Juventus, le cose ovviamente si complicano. Ma non ci sono scuse”. 

Sulle dichiarazioni di Allegri nel post partita

“Per i primi 75 minuti le due squadre hanno giocato alla pari. La Juve nel primo tempo ha avuto occasioni importanti. Il Villarreal è una squadra forte e ben strutturata. L’allenatore avversario si è giocato delle carte importanti a gara in corso. Noi non lo abbiamo fatto per questioni fisiche: Dybala e Bernardeschi non erano pronti forse. Mi spiace per Rugani, che aveva fatto tanti passi avanti. Chiaramente questo rigore lo riporta un po’ indietro. Spero che tutto ciò non affossi la sua motivazione.

Alcuni punti di debolezza nella squadra ci sono. Il primo è Arthur, che non può essere il centro del centrocampo. Non gioca di prima, rallenta la manovra. Spesso passa la palla all’avversario. Sugli altri giocatori c’è poco da dire: hanno fatto quello che dovevano. Allegri non è da mettere in critica. Dobbiamo andare avanti, perché bisogna arrivare almeno quarti in campionato. Bisogna mettere da parte la Champions League, che è una grossa delusione”.

La Juventus potrà avere ripercussioni in campionato?

“L’unico stimolo è che non ci saranno più partite di Champions da giocare. Non ci saranno ulteriori sforzi. Mi auguro che rimanga la determinazione e che la Juve porti avanti le prossime partite come deve. Il primo tempo di ieri mi ha dato l’impressione che i giocatori ci credessero. La Juventus ha tirato in porta tante volte. Nel secondo tempo la Juve è stata più attendista, giocando meno bene e trovando meno occasioni. Queste sono lezioni”.

Juve, l’attacco di Cobolli Gigli ad Andrea Agnelli

Possiamo dire che è la sconfitta della presidenza Agnelli?

“Il presidente Agnelli, in passato, è stata una persona capace di parlare, intelligente e che aveva le idee chiare. Negli ultimi anni mi sembra che si sia offuscato le idee. Magari si è voluto circondare di “fedeli”, che tanto fedeli forse non erano. La cosa giusta della presidenza è stato comprare Vlahovic. Questo è un investimento coraggioso. Se questa decisione l’ha presa Agnelli è davvero giusta. Altre decisioni, forse, sono state meno giuste. 

La vera domanda da farsi, però, è: perché Agnelli non compra la Juve? Crede di poter fare ciò che vuole, ma con i soldi degli altri, quelli degli investitori, mantenendo solo il 10% del club… Se vuole comprarsela, i soldi la mamma glieli dà.