Codacons contro De Laurentiis

Continua la querelle relativa alla positività di Aurelio De Laurentiis al Coronavirus.

Il Codacons, domani, presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Milano per aprire un’indagine per epidemia dolosa o dolo eventuale.

Il patron azzurro, come ormai ben noto, si era presentato in Assemblea di Lega accusando dei lievi sintomi (mal di stomaco, dissenteria) ed un malessere generale. Lo stato di salute precario del presidente partenopeo non era passato inosservato nemmeno tra i suoi colleghi.

Quel giorno avevano infatti notato come quest’ultimo non fosse in grandissima forma e meno brillante del solito.

Anche il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha definito censurabile il comportamento del proprietari del Napoli.

Gli ha fatto eco, tra gli altri, il virologo Andrea Crisanti che ha affermato testualmente che chi sta male dovrebbe restare a casa e che le persone che ricoprono certe cariche dovrebbero dare il buon esempio.

Proprio per questo, come dicevamo, il Codacons ritiene necessario fare un quadro più approfondito della situazione.

L’associazione vorrebbe capire i perchè dell’atteggiamento di De Laurentiis che ha partecipato ad un’assemblea senza mascherina mettendo a rischio l’incolumità pubblica.

Intanto, le condizioni di salute del patron del Napoli sono stazionarie, non ha febbre e i prossimi giorni saranno decisivi per determinare l’avanzamento della malattia.

Nel complesso, le cure sembrano avere un buon effetto. Come lui, anche sua moglie Jacqueline non desta particolari preoccupazioni.

I medici che tengono in cura De Laurentiis, comunque, invitano a non cantare vittoria date le pregresse patologie del paziente che inducono ad una certa prudenza.

Dal canto suo, il presidente è contrariato dalle critiche ricevute anche perchè, come tutti i membri dello staff e della squadra, vi si è sottoposto ogni 3 giorni.

Nel frattempo, tutte le operazioni della società, comprese quelle di mercato, non subiranno rallentamenti.

Il DS Giuntoli ed il vice Pompilio sono sempre in contatto col presidente e lavorano senza sosta.