Commisso ne ha per tutti: “Inter? Meritava penalizzazione. Vlahovic? Servono regole”

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Intervenuto a un meeting organizzato dal Financial Times negli Stati Uniti, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha puntato il dito verso il sistema calcio italiano. Ecco le sue dichiarazioni:

“Ogni sei mesi dobbiamo fornire dei dati sul rapporto di liquidità nel calcio italiano. Noi e altri club lo abbiamo fatto. Io ho sempre fatto il mio dovere: ho messo i soldi, il club non ha debiti, quindi se c’è bisogno di capitale, lo porto io dagli Stati Uniti. Altre società non l’hanno fatto”.

“C’erano alcuni club che erano ben lontani dal rispettare i requisiti necessari di liquidità. E uno di questi ha vinto il campionato. Successivamente hanno dovuto rettificare il rapporto di liquidità vendendo giocatori come Lukaku e Hakimi. Questo dopo la fine del campionato e non prima”.

“Chi non rispetta le regole stabilite dalla Lega, dovrebbe pagarne le conseguenze, come essere penalizzato in campionato”.

Su Vlahovic: “La cosa che non è sostenibile è che i costi dei trasferimenti e le commissioni ai procuratori di fanno rischiare di perdere un calciatore a zero. Come è successo al Milan con Donnarumma o come sta accadendo con altri calciatori al PSG. E potrebbe succedere anche alla Fiorentina con Vlahovic”.

“Noi gli abbiamo dato la possibilità di mettersi in mostra in campo, di giocare titolare. Ha segnato 20 gol e ora abbiamo dei problemi per quanto riguarda il suo rinnovo. Devono esserci delle regole chiare. Non possono esserci contratti di cinque anni, che alla fine non sono realmente di cinque perché al terzo viene già rinegoziato”.

“Negli Stati Uniti non ci sono costi di trasferimento. I giocatori vengono scambiati, non esistono costi del cartellino. Questi soldi escono dal sistema. I procuratori vengono pagati di più perché convincono i calciatori a cambiare squadra ogni tre anni. La Fifa, la Uefa, la Serie A, la Premier, tutti devono fare qualcosa”.