Comolli copia Giuntoli | Ritorno di fiamma per un pallino della Juventus, ma stavolta si chiude

Cristiano Giuntoli, ex direttore sportivo della Juventus - lapresse - calcioinpillole.com
La Juventus vira su un profilo già individuato e attenzionato da Giuntoli. Ma stavolta Comolli ha tutta l’aria di voler chiudere l’affare.
Non commettere gli erroracci della passata stagione, e possibilmente tornare a essere competitivi per la Serie A. Con questo claim la Juventus inizierà il pre-season, sempre alle dipendenze di Igor Tudor, scelto dopo i no di Antonio Conte (rimasto al Napoli), Gian Piero Gasperini (che aveva dato parola alla Roma, rifiutando la Signora) e Cesc Fabregas (alla fine sempre al Como).
Finora i cambi più rilevanti in seno allo staff dirigenziale. Via Giuntoli, dentro Comolli col braccio destro Chiellini. Un taglio netto col recente passato, fatto di processi e ripartenze, errori tecnici e nella strategia di mercato.
L’obiettivo è ripristinare il DNA vincente della Signora, ma con logiche nuove, più sostenibili e proiettate nel futuro. E in questo orizzonte, nomi nuovi e filosofie diverse stanno prendendo forma, da quello di un potenziale nuovo direttore tecnico come Damien Comolli.
Cristiano Giuntoli ha prima deluso e poi fallito. Troppi errori che vanno al di là di quelli commessi da Thiago Motta. Comolli ha iniziato la sua opera di smantellamento e ricostruzione con meticolosità e determinazione. La sua filosofia è chiara: massimizzare il valore dei giocatori, ridurre il monte ingaggi e investire su profili giovani, funzionali e con ampi margini di crescita. Questo significa non solo acquisti mirati, ma anche una riorganizzazione interna che permetta alla struttura sportiva di operare con maggiore efficienza e visione a lungo termine.
L’aspetto sportivo
L’ex direttore sportivo del Tolosa, artefice di un progetto di successo che ha portato il club francese alla vittoria della Coppa di Francia e a una crescita esponenziale, ha iniziato il suo ciclo in maniera differente da Giuntoli: niente lunga lista di esuberi, calma.
Ogni cessione sarà il frutto di un’analisi approfondita non solo delle capacità tecniche, ma anche della compatibilità tattica e della personalità del giocatore. Niente cessioni folli alla Dean Huijsen, venduto a 18 milioni di euro al Bournemouth e comprato dal Real Madrid a 60 milioni di euro, circa. Una strada diversa da quella solcata da Giuntoli, ma con uno stesso punto d’incontro.
Un nome caldo
David Hancko è tornato a essere un nome caldo, sì proprio lui cercato con insistenza nello scorso mercato di riparazione proprio da Cristiano Giuntoli. Il difensore slovacco del Feyenoord, classe ’97, rappresenta perfettamente il prototipo di difensore moderno che la Juventus intende acquisire: forte fisicamente, dotato di un’ottima visione di gioco e capace di impostare l’azione dal basso.
La sua versatilità lo rende un asset prezioso in moduli che richiedono difensori capaci di adattarsi a diverse situazioni tattiche, anche e soprattutto con Igor Tudor al posto di Thiago Motta. Il ritorno di fiamma c’è, così come la solita trattativa non semplice, ma Comolli vuole superare quel muro dove Giuntoli è sbattuto.