Conte: “Con l’Inter ho interrotto una monarchia sportiva”

(Photo by Clive Brunskill/Getty Images)

Antonio Conte è tornato da poco a sedersi su una panchina, quella inglese del Tottenham in Premier League ed il suo nome ha già conquistato di nuovo il popolo inglese. Definito il “boss“, per il suo carisma e per il suo modo di essere coach e manager allo stesso tempo, si è già perfettamente inserito nei ranghi del nuovo club. Sono passate solo due settimane dal suo arrivo agli Spurs, dove ha conquistato finora solo un pareggio in Premier prima della sosta per le Nazionali: Conte e i suoi ora sono pronti a scendere in campo per la sfida di domani contro il Leeds.

Per il club inglese, il tecnico pugliese, considerato uno dei migliori al mondo, ha in mano le chiavi del club. La proprietà si è detta certa che Conte sia stato la scelta giusta per il salto di qualità sportivo che il Tottenham vuole ottenere sul campo. Ecco allora che tra una seduta di allenamento e l’altra, l’ex Inter ha rilasciato una lunga intervista a la Gazzetta dello Sport, nella quale ha parlato dello scudetto vinto con i nerazzurri, definito dal tecnico un vero “miracolo”. Ha detto la sua su chi può vincere il titolo quest’anno ed ha commentato l’essersi trovato di nuovo in un campionato con calciatori come Lukaku e CR7.

Sullo scudetto con l’Inter

Ricreare il ciclo della Juve è stato duro, perché ce la giocavamo contro il Milan di Ibra, Nesta e Thiago Silva; contro l’Inter del Triplete e il Napoli di Cavani, Lavezzi e Hamsik… Ma il vero capolavoro è stato lo scudetto con l’Inter. In due anni abbiamo rovesciato una monarchia sportiva. Se non ci fossimo stati noi a interrompere il ciclo bianconero, la Juve sarebbe ancora lì davanti. Quando batti qualcuno, ne mini le certezze“.

Sulla corsa scudetto

Al momento sembra una corsa a tre insieme all’Inter. Ma ora sono impegnato a pensare a chi lotta al vertice in Premier…”.

Su Lukaku e CR7

Sono situazioni diverse. Ma quando si crea l’opportunità di tornare da protagonisti in Premier è difficile dire no. Sicuramente la loro partenza ha impoverito il calcio italiano. Sono due stelle“.