Dall’Italia all’…Italia. I ‘cavalli di ritorno’ senza gloria

Calciomercato. Luogo di trattative, strategie e programmi di crescita delle rose, ma non solo. Il mercato dei calciatori è anche il luogo dove, spesso e volentieri, si articolano le ambizioni degli stessi giocatori; da chi ambisce alle big, a chi vuole ritrovare serenità in una piazza con meno pressioni. Tra questi anche ritorni ‘alle origini’. Nello specifico: la necessità di ripartire da zero dopo aver sognato e non essere riusciti a sbocciare altrove. La redazione de Il Posticipo ha realizzato un’interessante resoconto di alcuni giocatori che, dopo aver mostrato grandi spiragli di talento in Italia, sono pronti a tornare al punto di partenza con una valigia – stavolta – colma non solo di ambizioni, ma anche di rimpianti. 


Patrick Cutrone – Era uno dei talenti più scintillanti e promettenti del nostro campionato. Impostosi ad appena 19 anni nel Milan, Cutrone sembrava uno degli astri nascenti tra i giovani centravanti in Italia. La prima stagione (2017/18, ndr) in rossonero la chiude con 18 reti e 6 assist in 46 presenze complessive. Nell’estate del 2019 si trasferisce al Wolverhampton per circa 18 milioni di euro. Qualche supporter rossonero storce il naso, convinto che Cutrone potesse ancora dare molto al Milan ma, l’esperienza british, è un buco nell’acqua. Gli inglesi lo gireranno in prestito alla Fiorentina. Aria di casa, aria di Italia per Cutrone che gli propizia 5 reti e poco altro. La Fiorentina non ritiene di riscattarlo e Cutrone torna di nuovo in Inghilterra. Altro prestito al Valencia senza gol e sole 7 apparizioni. Ora per Cutrone potrebbe profilarsi un altro ritorno in Serie A, pur essendo ancora di proprietà dei Wolves.


Alessio Cerci – Cerci&Immobile. Era il duo perfetto nel Torino del 2013. Ma, alla fine, le strade intraprese dai due partner del gol granata sono state decisamente diverse. Dopo qualche esperienza in chiaroscuro, Immobile si è affermato nella Lazio di Simone Inzaghi arrivando a vincere la Scarpa d’Oro ed eguagliando il record di gol in Serie A di Higuain: 36. Destino differente per Alessio Cerci. Le big di Serie A lo cercano ma non si spingono oltre a certe offerte. Lo preleva l’Atletico Madrid, con tanto di post social polemico da parte della moglie che parla di approdo nel ‘calcio che conta’. Cerci non riuscirà ad imporsi. Torna in Italia nel Milan di Filippo Inzaghi ma i risultati sono scadenti e il futuro non migliora. Ad oggi, Cerci è svincolato al termine di una stagione in Serie C all’Arezzo.


M’Baye Niang – Portato in Italia dal noto procuratore Mino Raiola al fianco di Paul Pogba. Proposti entrambi a Milan e Juventus. Il Milan sceglie Niang, la Juventus Pogba. I percorsi sono diametralmente opposti. Il francese sboccia con la Juventus, poi torna al Manchester United per la cifra monstre di oltre 100 milioni di euro. Niang alterna buone prestazioni ad uscite sottotono con il Milan. I rossoneri lo cedono in prestito al Montpellier, poi al Genoa, poi al Watford prima di cederlo definitivamente al Torino dove ritrova il tecnico che più lo aveva messo nelle condizioni di far bene: Sinisa Mihajlovic. Nulla da fare, Niang continua a ‘balbettare’ e finisce al Rennes dove continua il percorso di non-consacrazione. Mandato in prestito all’Al Ahli Gedda, torna in Francia dopo sei mesi ed ora è di nuovo sul mercato e vicino al Venezia. Un altro ritorno in Italia è alla porte.


Antonio Cassano – Uno dei precursori del sogno europeo infranto nel calcio moderno. Dopo aver letteralmente fatto impazzire la Serie A con la maglia della Roma, tra il 2004 e il 2005 – al fianco di Francesco Totti – Cassano approda al Real Madrid di Fabio Capello dove rimarranno impresse le imitazioni e le macchiette piuttosto che le giocate vere e proprie. La Sampdoria di Garrone lo riporta in Italia nel 2008 e lo rimette nella condizione di far ancora impazzire tutti gli appassionati. Il Milan gli dà fiducia nel 2011 e lui si rende protagonista contribuendo alla vittoria dello scudetto. Nel 2013 il discusso passaggio all’Inter di Stramaccioni, poi Parma, di nuovo Samp con Zenga e il brevissimo approdo al Verona dove Cassano non parteciperà neppure al primo allenamento e annuncerà il ritiro dal calcio giocato.


Manolo Gabbiadini – Dopo varie girandole di prestiti formativi e l’approdo alla Juventus, Gabbiadini trova la sua dimensione alla Sampdoria dove diventa uno dei centravanti più in evidenza del nostro campionato. Nel gennaio del 2015 il Napoli versa 12,5 milioni ai blucerchiati per portarlo in Campania. Gabbiadini non riesce ad emergere fino in fondo, tra prestazioni convincenti e periodi di forte calo. Dopo appena due anni, i partenopei lo cedono al Southampton per 17 milioni ma l’esperienza non porta i risultati sperati e, nel 2019, è di nuovo la Samp a raccoglierla pagando ben 12 milioni di euro agli inglesi.