Davide Ancelotti, fine della questione | Ecco cosa farà il figlio di Carlo: decisione presa

Davide, il figlio di Carlo Ancelotti - lapresse - calcioinpillole.com
È durato poche settimane l’interrogativo su Davide Ancelotti. Ecco la nuova destinazione del figlio del commissario tecnico del Brasile.
Homo faber fortunae suae. L’uomo artefice della propria fortuna, direbbero i sommi maestri latini. C’è chi nasce all’ombra di un grande albero e chi decide consapevolmente di camminarci accanto. Davide Ancelotti, classe 1989, non ha mai avuto la pretesa di fuggire dal cognome che porta.
Al contrario, ne ha fatto un trampolino, un laboratorio, e forse persino una missione. Da più di un decennio, è il secondo di uno dei tecnici più vincenti della storia del calcio: suo padre, Carlo Ancelotti. Ex preparatore atletico, laureato in Scienze Motorie e con un master in Scienze dello Sport a Parma, Davide ha scelto fin da subito la strada della panchina, ma non da protagonista solitario.
Il primo banco di prova arriva al PSG, come preparatore, poi al Bayern, quindi il salto a vice allenatore, ruolo che ricopre con continuità da Napoli fino all’esperienza al Real Madrid. In ogni club, la stessa immagine: Davide accanto a Carlo, silenzioso ma presente, meticoloso, fedele, un professionista che va al di là del cognome che porta.
Eppure il suo profilo divide. Per alcuni è un figlio d’arte che si è ritagliato il suo spazio grazie al cognome. Per altri è il degno erede di una filosofia calcistica vincente, con competenze che vanno ben oltre l’essere il figlio di uno degli allenatori più famosi della storia del calcio, universalmente riconosciuto da tutti.
Un signor tattico
Molti giocatori che hanno avuto a che fare con Davide Ancelotti ne parlano con rispetto: è lui a condurre gran parte delle sessioni tattiche, a curare l’analisi video, a interfacciarsi con una generazione di calciatori sempre più giovane e digitalizzata.
La vittoria della Champions League del Real Madrid è stata anche la sua, e non solo per dovere dinastico: iconico il cambio nella semi contro il Bayern quando entrò il mattatore Joselu, fu propio Davide a consigliare papà Carlo di farlo entrare.
Fine della storia
Davide non ha raggiunto subito Carlo in Brasile. C’è stata una trattativa con i Rangers Glasgow, che volevano affidare al figlio di Ancelotti la panchina. In Spagna si era mosso anche il Deportivo La Coruna. Alla fine ci ha pensato proprio lui a mettere tutti d’accordo.
“La Confederazione calcistica brasiliana è lieta di annunciare che Davide Ancelotti arriverà a San Paolo questo fine settimana per unirsi allo staff tecnico della nazionale brasiliana”. Il comunicato ufficiale della CBF mette tutti d’accordo. Davide non se l’è sentita di camminare da solo. Affiancherà nuovamente papà. Dopo lo scialbo 0-0 di Carlo al debutto con la Seleçao, potrebbe essere la scelta migliore per tutti.