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Dentro la crisi della Fiorentina: tutto quello che non funziona

Una delle principali delusioni in questo inizio di stagione è la Fiorentina. Ricordiamo tutti le dichiarazioni, importanti, di Pioli in una delle sue prime conferenze stampa. L’allenatore ha subito messo sul tavolo le ambizioni dei viola parlando di lotta per la Champions e di volontà nel portare a casa un trofeo. Tra il dire e il fare, per quanto riguarda il calcio, ci sta di mezzo il campo e sul campo non si stanno rispettando le aspettative su una squadra che si è mossa bene sul calciomercato con investimenti importanti nei vari reparti. In 6 partite di campionato, il rendimento della Fiorentina dice: 3 pareggi, 3 sconfitte, nessuna vittoria, 4 gol fatti e 8 subiti. Il diciassettesimo posto in classifica non rispecchia assolutamente il valore di una squadra che deve trovare il modo di cambiare marcia.

In attesa del ritorno in campo della Fiorentina, cerchiamo di capire i motivi che stanno dentro alla crisi dei viola. Partiamo dalla fragilità difensiva. La squadra, anche contro la Roma, ha mostrato evidenti crepe su cui bisogna intervenire. I gol di Soulé e Cristante nascono da degli errori di insieme. Bisogna dire come l’argentino è stato autore di un gran gol; bella anche la rete del centrocampista che però è stato lasciato completamente libero di saltare. Anche contro il Como, la rete del definitivo 2-1 dei lariani porta in evidenza una chiara disattenzione, in un momento chiave, della retroguardia viola.

Crisi Fiorentina: dalla gestione della partita alla condizione di Gudmundsson

Alto motivo della crisi della Fiorentina è la gestione dei movimenti. La squadra appare in difficoltà a livello mentale anche quando passa in vantaggio. Contro la Roma sembrava tutto apparecchiato per vedere un match diverso. Il gol di Kean, per come è arrivato (con lo scontro Mancini-Celik), poteva mandare in tilt una squadra reduce dalla sconfitta in Europa League. I giallorossi invece sono rimasti dentro la partita trovando, nel giro di 8 minuti, due gol. Altro aspetto su cui lavorare considerando che, dopo essere passati in svantaggio, la Fiorentina è tornata a giocare colpendo due legni e creando una clamorosa palla gol con Gosens. Bisogna riuscire a gestire meglio il pallone nei momenti chiave o i risultati non arriveranno mai.

Nella gestione del pallone, ma non solo in questo, sta mancando Gudmundsson. L’ex Genoa continua a faticare ad essere decisivo e il gol manca dal 16 marzo scorso contro la Juventus. Decisamente troppo tempo per un giocatore che deve alzare il livello delle proprie prestazioni per trascinare la Fiorentina. Chiudiamo con il reparto offensivo. Contro la Roma si è sì sbloccato Kean ma lui, Piccoli e Dzeko possono fare molto di più a livello di prestazioni e sotto il punto di vista realizzativo. Tutti aspetti su cui lavorare in queste due settimane di pausa.

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Published by
Saverio Fattori