Diritti tv Serie A, prende quota l’ipotesi sub-licenza: i dettagli

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La questione dei diritti TV continua a tenere banco per quanto riguarda la Serie A. E in questo senso la politica continua a muoversi. Dopo l’audizione del presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella in commissione Trasporti Poste Telecomunicazioni e la conseguente apertura di un’istruttoria sulla piattaforma di sport in streaming, ora la presidentessa dell’organismo parlamentare, Raffaella Paita, vuole far votare in Parlamento una risoluzione che inserisca paletti più duri agli operatori digitali.

Chiara la spiegazione della parlamentare, come riferito da Calcio&Finanza: “Ho proposto l’elaborazione di una risoluzione, in fase di stesura in queste ore, che sia un atto di indirizzo nei confronti del governo. Siamo arrivati a definire questo percorso perché una sola audizione in commissione non garantiva la totale tutela agli utenti-consumatori. Con questo documento chiederemo al governo l’impegno a definire modifiche normative che rendano più stringente a Dazn e tutti gli altri operatori coinvolti l’adesione a Conciliaweb (la piattaforma di Agcom per la risoluzione delle controversie tra utenti e operatori di telefonia, internet e pay tv) e dotare la stessa authority di maggiori poteri di controllo e sanzionatori, oltre a chiedere la certificazione nella misurazione e rilevazione degli ascolti”.

La risoluzione è in fase di approvazione e potrebbe clamorosamente introdurre anche la richiesta a DAZN di concedere in sub-licenza i diritti della gare a Sky. Su questa decisione però, che sta prendendo sempre più piede nelle stanze parlamentari, avrà un peso significativo il parere di Gianfranco Giorgetti.