Empoli, Andreazzoli: “La squadra ha fatto ciò che desideravo”

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il tecnico dell’Empoli, Aurelio Andreazzoli, ha parlato in conferenza stampa in seguito al match fra Verona ed Empoli. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da Tuttomercatoweb:

 

L’Empoli ha affrontato il Verona alla pari. Cos’è mancato?
“È mancato quello che ha avuto il Verona: l’episodio favorevole. A volte le gare sono decise da situazioni non preventivabili che si verificano spesso. Ho fatto i complimenti alla squadra, si è comportata come desideravo si comportasse, venendo a giocare contro una squadra che sta dimostrando molto. Quello che non abbiamo ottenuto oggi cercheremo di ottenerlo sabato prossimo, e se continuiamo a giocare cosi recupereremo”.

In cosa vi hanno messi in difficoltà?
“Pensavo ci mettessero più in difficoltà. Invece ho visto una squadra, la nostra, che ha accettato la situazione e ha trovato i mezzi per far male agli avversari. Ho qualche dubbio sul fallo di mano dopo dieci dodici minuti, visto che è stato il braccio opposto che ha cercato la palla, probabilmente involontariamente ma ben lontano. Ma ho accettato quello che mi ha detto il quarto uomo”.

Avete lasciato troppa iniziativa al Verona negli ultimi minuti?
“Siamo partiti da Empoli che eravamo in ventiquattro: due li abbiamo lasciati in albergo, compreso il preparatore atletico e due dirigenti. Un altro calciatore l’abbiamo rimandato in albergo, sei hanno avuto problemi gastrointestinali. Non è stata una trasferta piacevole da questo punto di vista. Quelli che abbiamo portato in panchina erano quelli che stavano meno peggio. Sono stati fin troppo bravi, per questo esalto la loro gara. Non era una condizione ideale, né psicologica, né fisica.”

Cos’è successo nello specifico?
“I problemi sono iniziati ieri sera, poi in mattinata sono proseguiti con Tonelli. Anche Cutrone aveva sofferto nella notte. Ma avevo la certezza che i ragazzi avrebbero risposto”.

Pensa si poterli recuperare per sabato?
“Penso di sì. Chi stava male ieri oggi stava già un po’ meglio. È una questione di un giorno o due, non è un problema a lungo termine. Lo stesso Henderson ha avuto un problema. I nostri medici hanno lavorato tutta la notte”.

Perché non hanno rivisto il tocco di Faraoni?
“La spiegazione è stata questa: quando la palla esce dal petto e tocca un braccio non è rigore. E io ho accettato questa situazione. Però rivedendolo vedo che il braccio è largo. Abbiamo gli strumenti, li dobbiamo usare: io non sono ‘piangione’, sono amico degli arbitri perché fanno un lavoro difficilissimo. L’ho già detto contro l’Inter ma evidentemente ci sono regolamenti che rendono la vita più difficile agli arbitri”.

L’assenza di Cutrone vi ha penalizzati?
“Come compiti e interpretazione non c’era differenza, forse nelle caratteristiche”.

Cosa ha detto il campo stasera? Siete una bella sorpresa.
“Sulla seconda parte non posso giudicare io. Ma questa è una squadra che può pensare in grande: lo dicono i numeri e il comportamento della squadra. È una squadra che mi piace, bella, produttiva”.