Empoli, Andreazzoli: “L’obiettivo non cambia, teniamo i piedi per terra”

Empoli

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

La conferenza stampa di Andreazzoli alla vigilia della sfida del suo Empoli contro lo Spezia. Ecco le sue dichiarazioni:

L’Empoli ha sempre faticato sempre contro lo Spezia. Che insidie ci possono essere?
Lo Spezia mi ha sempre suscitato interesse, il pubblico è molto caldo ed è attaccato ai colori della squadra. In quello stadio è sempre piacevole assistere a partite in quello stadio. La gara ha un’importanza notevole, perché siamo a un punto dal quale gradiremmo dare una continuità. Ci piacerebbe continuare questo periodo, poi chiaramente dobbiamo considerare l’avversario che ha una condizione di classifica peggiore e che davanti al proprio pubblico vorrà dare il massimo”.

Teme che la partita sia la classica trappola?
Devo ripetermi, per me le gare hanno tutte la stessa valenza e mi offrono le stesse difficoltà. Sembra una banalità, la gara va portata a nostro favore, come cercheranno di fare loro. Non c’è una gara più difficile delle altre: si gioca sempre per i tre punti e il tentativo è quello di non lasciarle per strada”.

Come sta Haas dopo l’infortunio grave patito a Verona?
Riguardo Haas, ci ha rincuorato, non ci ha permesso di rincuorare lui. L’ho chiamato presto alla mattina per sapere come stava e lui mi ha detto “Siamo già al secondo giorno”. E questo indica il tipo di persona che è, ci aveva già fatto coraggio a fine primo tempo, e poi il giorno dopo era lui che si preoccupava per noi. Stamani ci siamo sentiti per messaggio, mi ha detto che l’operazione è andata bene e che sarà con noi a La Spezia. Siamo dispiaciuti, siamo usciti da Verona con l’amarezza allo stomaco perché abbiamo avuto subito la certezza che fosse un infortunio grave”.

Come sta invece in generale la squadra?
Si fa fatica a mandare via i ragazzi dall’allenamento. Questo è accaduto oggi, è accaduto ieri. Dosare le forze con le partite così vicine è necessario, bisogna essere cauti ma loro a volte hanno tanto entusiasmo”.

Avete usato il motto “Si può fare”, cosa si può fare di più?
Il nostro obiettivo non è cambiato, voglio mantenere la barra dritta sulla salvezza perché altrimenti vuole dire che non abbiamo capito niente fino a oggi. Bisogna tenere i piedi per terra, certamente non siamo sordi o ciechi, godiamo di questa situazione ma è solo parziale. Quando sarà totale lo manifesterò, non mi pare il vero”.

La squadra ha una fisionomia per cui i giocatori sono intercambiabili. E il merito va probabilmente al ds Pietro Accardi.
Pietro è destinato a fare una carriera da direttore sportivo ad alto livello. Non molla mai, è molto preparato. Studia molto, rivede la partita tante volte. Sono in totale sintonia con lui, mi confronto su tutto, anche sulla formazione. All’interno abbiamo una cooperativa che cerchiamo di far funzionare al meglio. Mi interessa il bene della squadra, sono aperto e democratico al 100%. Accardi è stato bravissimo nel costruire la squadra in maniera equilibrata, facendo tesoro della sua esperienza e delle mie caratteristiche”.

Domani giocherete con il trequartista e due punte vere?
Per me conta il modo, il sistema è modificabile in base alle caratteristiche dei giocatori. Vediamo chi giocherà, in base a questo decideremo anche il loro stare in campo”.