Serie A

Empoli, Parisi vola alto: “Voglio essere il Jordi Alba italiano”

In un intervista concessa a TMW il laterale dell’Empoli, Fabiano Parisi, è stato interrogato su diversi punti. Parisi ha parlato del rapporto con la Nazionale e della sua gavetta dopo che dalla Serie D è riuscito ad approdare nella massima divisione italiana. Parisi ha parlato anche del motivo per il quale l’Empoli ha deciso di acquistarlo.  Queste le parole di Parisi:

Ha fatto tanta gavetta ma ci sono poche storie come le sue. L’Empoli ha dato fiducia a un ragazzo come lei ma non sono storie comuni.
“Ci sono tanti giovani, anche nei campionati inferiori, soprattutto al sud dove gli osservatori vanno a prenderli e scovarli. Facendo la gavetta ti fai le ossa in D e C, in B si alza la qualità e in A il livello è alto. In D e C ho preso tante pedate… Sono campionati fisici, di grandi duelli. Tra i Dilettanti ho fatto il girone laziale, vincendo all’ultima lo spareggio Avellino-Lanusei: i campi sono difficili, è tosta, giocare a calcio è complicata”.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

È l’anno del suo grande salto, come fatto da Viti a Nizza o da altri suoi ex compagni?
“Cerco sempre di migliorarmi, quel che succederà si vedrà più avanti. Ora penso alla Juventus, stiamo lavorando bene, cerchiamo di limare i dettagli e di dare il massimo a ogni seduta. Poi, a fine stagione, si vedrà”.

fa un pensiero all’entrare in pianta stabile nell’Italia di Mancini?
“Ci sono giocatori più grandi e affermati ma è chiaro che il sogno è quello di vestire la maglia della Nazionale A e di giocare con l’Italia in pianta stabile.”

(Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Parisi e a chi si ispira?

“Il mio riferimento è Jordi Alba del Barcellona, fisicamente e tecnicamente siamo su quel piano. So che è molto importante ma mi ispiro a lui. Voglio diventare il Jordi Alba italiano. Leao e Kvaratskhelia?  Non mi preoccupano: sono migliorato in fase difensiva, visto il cambiamento da mezzala a terzino. Provo a migliorare in settimana e non mi preoccupano questi grandi campioni”.

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Published by
Antonio Cacciapuoti