Empoli, Vicario: “Buffon il mio idolo, sogno il Mondiale 2026”

Vicario Empoli

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Il portiere dell’Empoli, Guglielmo Vicario, si è raccontato in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, in cui ha parlato dei sogni con la Nazionale e del suo percorso. Ecco le sue dichiarazioni, estratte dalla testata in questione.

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Empoli, Vicario si racconta fra sogni e aspirazioni

L’idolo d’infanzia
“Buffon è il mio idolo e la sera di Italia-Svezia, nel 2018, non ho potuto trattenere le lacrime. Stiamo preparando la trasferta di venerdì come prepariamo qualsiasi altra gara, indipendentemente dal fatto che l’avversario si chiami Juventus, per cui ovviamente nutriamo enorme rispetto. Per tentare l’impresa bisognerà dare il 100% senza concedere nulla. Dobbiamo guardare a noi stessi e mettere in campo quanto facciamo tutti i giorni in allenamento. Noi ci proviamo, nonostante l’ostacolo sia enorme”. 

Il momento a Empoli
 “E’ una famiglia a tutti gli effetti. Tutti lavorano nella stessa direzione con grandissima professionalità. È questo il nostro segreto: fare. E fare più degli altri, senza risparmiarsi mai. Talvolta bisogna superare il limite per sconfiggere le proprie paure, e qui a Empoli tutti sono magistrali. È un’esperienza fantastica che mi sto godendo al 100%”. 

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Le emozioni provate in Nazionale
“Un’emozione fortissima. Poter entrare a Coverciano e confrontarmi con grandissimi campioni mi ha entusiasmato. Poi respirare l’ambiente e vincere due partite così (contro l’Inghilterra e in Ungheria, ndr), conquistando la testa del girone di Nations League… una prima esperienza ottima. Io penso serva guardare avanti. Per quello che ho toccato con mano ho visto un gruppo sano, di ragazzi splendidi e di grandi lavoratori, oltre che di atleti molto forti. Si ripartirà, si andrà avanti, puntando verso i prossimi obiettivi. Il Mondiale 2026? Un sogno”.

Sul bimbo ucraino accolto a casa
“A casa mia a Udine abbiamo accolto Milan, un bambino ucraino. È un po’ che non lo vedo, ma l’ho sentito pochi giorni fa: era il mio compleanno e mi ha mandato anche un regalo. Mi ha emozionato molto questa sua vicinanza, genuina e sincera”.