Eriksen: “All’Inter sono felice. Mai pensato di scappare”

Eriksen, Inter

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Christian Eriksen ha conquistato l’Inter. Con un anno di ritardo, il centrocampista danese si è ritagliato un posto importante all’interno delle gerarchie di Antonio Conte, che lo ha reinventato nel ruolo di play basso per permettergli di crearsi una nuova dimensione sul campo. Ora Eriksen sembra felice di restare, nonostante le voci su una sua possibile partenza a gennaio: “Quando dico questo, non è perché volessi scappare in qualche modo. Volevo davvero lottare per il mio posto, cosa che ho sempre dovuto fare. Ero sicuro che se fosse arrivata la mia occasione, probabilmente avrei provato a coglierla. Sento di averlo fatto. È stato mentalmente difficile. Sono venuto per giocare a calcio, e quando non ti è permesso farlo, è fastidioso. Fuori dal campo è stato assolutamente fantastico. Milano è una bella città e la famiglia sta bene. È stato solo sul campo che mancava qualcosa. Essere un giocatore dell’Inter è sempre stato bello, ma ovviamente il momento più bello è poter giocare un po’ di più. È un bellissimo momento per essere un giocatore dell’Inter. Sono stato davvero bravo a isolarmi e concentrarmi”.

L’ex Tottenham ha proseguito nell’intervista: “Per un numero incredibile di giorni dopo l’allenamento e le partite, mi sono allenato di più. Un calcio di punizione, un tiro in porta o qualcos’altro, proprio perché avevo la possibilità di allenarmi di più perché non giocavo tanto”. E a proposito di calci di punizione, quella col Milan potrebbe aver rappresentato quella scintilla che Conte e l’Inter aspettavano da tempo: “Sono stato un po’ fortunato. È iniziato con il gol contro il Milan, la gente ha iniziato a guardarmi con occhi diversi. Dopo sono davvero migliorato di partita in partita. Sono contento che sia andata così. Penso che quella punizione abbia aiutato. Ha aiutato il modo in cui le persone guardavano le cose dall’esterno e ho avuto la prova che posso ancora giocare bene a calcio e posso calciare una punizione se c’è l’opportunità. È fantastico che sia stato in grado di mettermi alla prova, ma sento ancora che ci sono molte cose che posso dimostrare. Mi sento ancora come se ci fossero ancora molte cose dentro di me. Ho scoperto quanto va veloce il calcio. È un su e giù. Lo vivo davvero giorno per giorno e poi dobbiamo vedere come va e cosa porta il futuro”, ha concluso Eriksen ai microfoni di Sport Tv2.