Euro 2020, bufera in Spagna sulle vaccinazioni della nazionale

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Dopo la positività al Covid 19 di Sergio Busquets e Diego Llorente, la Federcalcio spagnola ha ottenuto, dopo una trattativa di diversi mesi, di far vaccinare tutti i componenti della Nazionale spagnola. Questa decisione non ha fatto altro che scatenare, secondo il quotidiano Marca, una “guerra politica” nel governo di coalizione.

Il Governo di coalizione lamenta il fatto che i nazionali spagnoli hanno maggiori privilegi rispetto ad altre categorie di lavoratori più esposti al virus. La portavoce al congresso Miriam Nogueras ha dichiarato che non ci devono essere favoritismi e che si deve rispettare l’ordine di vaccinazione stabilito. Dello stesso avviso Aina Vidal e Maite Aizpurua che segnalano come ad alcune categorie vengono accordati trattamenti di favore.

LA RISPOSTA DELL’OPPOSIZIONE

La risposta del portavoce al senato Andre Gil non si è fatta attendere. Secondo il quotidiano “Marca”, ha ricordato che i giocatori della nazionale spagnola sono riconosciuti come ambasciatori.

Le vaccinazioni devono altresì garantire le partecipazioni ad un torneo internazionale. Queste sono le tesi di Andre Gil ed Adriana Lastra, portavoce del Governo, e di Cuca Gamarra, portavoce del congresso, che lamentano anche una differenza di trattamento tra la nazionale olimpica, già vaccinata, e quella di Luis Enrique, alludendo ad una possibile mala gestione della sanità.

Nonostante questa “guerra” in atto, gli atleti in procinto di partecipare all’europeo dovrebbero essere vaccinati nella giornata di oggi.