Euro 2020, la storia delle altre cinque semifinali giocate dall’Italia

(Photo Matteo Ciambelli / Insidefoto matteoxciambelli)

Mancano poche ormai ad uno degli eventi più attesi degli ultimi anni. Alle 21.00 a Wembley l’Italia scenderà in campo contro la Spagna nella gara valida per la semifinale di Euro 2020. Per gli Azzurri sarà la sesta semifinale disputata in un Campionato Europeo di calcio. Ripercorriamo insieme la storia delle altre cinque volte in cui l’Italia è giunta sino al penultimo atto degli Europei.

La prima volta è datata 1968, anno che coincide anche con l’unica affermazione a livello continentale da parte degli Azzurri. Gli Europei del ’68 si disputarono proprio nel Bel Paese tra Firenze, Roma e Napoli. La Nazionale allenata da Ferruccio Valcareggi, dopo aver eliminato la Bulgaria ai quarti, in semifinale incontrò l’Unione Sovietica. Il 5 giugno 1968 a Napoli la gara rimase bloccata sullo 0-0 sino al termine del secondo tempo supplementare. All’epoca non erano previsti i calci di rigore.  La squadra qualificata alla finale fu decisa da un sorteggio, rappresentato dal lancio della monetina. Gli Azzurri capitanati da Giacinto Facchetti ebbero la sorte dallo loro parte e si qualificarono per la finale dove riuscirono a battere al secondo tentativo (dopo l’1-1 nella prima gara) la Jugoslavia per 2-0 grazie ai gol di Gigi Riva e Pietro Anastasi.

Nel 1980 l’Italia si classificò quarta nell’edizione disputata ancora in casa. All’epoca però il regolamento del torneo era diverso. In realtà gli Azzurri non disputarono una vera e propria semifinale, ma si qualificarono alla Finale per il 3° posto in quanto chiusero al secondo posto il loro girone. Le prime due classificate dei due gironi si qualificarono per la finale, mentre le seconde disputavano la gara per il gradino più basso del podio. Gli Azzurri persero la Finale per il 3° posto ai calci di rigore contro la Cecoslovacchia dopo che i tempi regolamentari erano terminati sul risultato di 1-1 con le reti di Ladislav Jurkemik e Ciccio Graziani.

DAL 1988 al 2012

Nell’edizione degli Europei del 1988 l’Italia di Azeglio Vicini in semifinale incontrò l’Unione Sovietica. Il 22 giugno a Stoccarda per gli Azzurri però non ci fu scampo. I sovietici si imposero per 2-0 grazie ai gol di Hennadij Lytovcenko e Oleh Protasov. Dodici anni dopo, nell’Europeo del 2000 gli Azzurri il 29 giugno vissero uno dei pomeriggi più incredibili della loro storia ad Amsterdam contro i padroni di casa dell’Olanda. Nella semifinale gli olandesi sbagliarono due calci di rigore durante la partita e l’Italia di Dino Zoff in dieci uomini per l’espulsione di Gianluca Zambrotta riuscì miracolosamente a resistere sino alla lotteria dei rigori. Dagli undici metri Francesco Toldo riuscì ancora ad ipnotizzare i tiratori olandesi e gli Azzurri si qualificarono alla Finale (poi persa contro la Francia al golden gol) anche grazie al rigore rimasto poi nell’immaginario collettivo di Francesco Totti.

L’ultima semifinale in ordine di tempo disputata dalla Nazionale italiana risale all’Europeo di Polonia e Ucraina del 2012. Gli Azzurri allora allenati da Cesare Prandelli si imposero per 2-1 contro la Germania grazie ad una straordinaria doppietta di Mario Balotelli che in quell’occasione visse senza alcun dubbio la miglior notte della sua carriera. Inutile il gol dei tedeschi in pieno recupero realizzato da Mesut Ozil su rigore. L’Italia poi perse nettamente la finale proprio contro gli spagnoli per 4-0.