Euro 2020, Top e Flop della giornata: Modric, classe intramontabile

top e flop

LukaxStanzl/PIXSELL

Con la giornata di oggi si chiude anche il Girone D che già aveva espresso due qualificate con Inghilterra e Repubblica Ceca e ne aggiunge una terza, la Croazia, che si infila tra le due al secondo posto e avanza agli ottavi. La vittoria degli uomini di Dalic per 3-1 contro la Scozia fa infatti scivolare al terzo posto la Repubblica Ceca che si qualifica comunque tra le migliori terze. Veleggia tranquilla al primo posto l’Inghilterra con la seconda vittoria per 1-0 firmata Sterling.

In attesa degli accoppiamenti definitivi degli ottavi di finale che potrebbero riservare un duro confronto per gli uomini di Southgate, questi sono i top e flop delle due partite giocate questa sera:

I TOP

Luka Modric (Croazia): Il Pallone d’Oro del 2018 torna ai fasti di un paio di stagioni fa, trascinando i suoi alla vittoria con un gol di primissima fattura. Un esterno destro, di prima intenzione, dritto all’incrocio dei pali. Il povero portiere scozzese Marshall ha potuto soltanto ammirare. Leader tecnico e spirituale di questa Croazia, Modric risponde presente ancora una volta quando più conta.

Jack Grealish (Inghilterra): La gente invocava il suo nome già dalla prima partita contro la Croazia. Finalmente Southgate lo lancia dall’inizio e lui non delude. Caracolla, inventa, disorienta gli avversari. E l’assist recapitato sulla testa di Sterling come ciliegina della sua partita.

Ivan Perisic (Croazia): Stagione di alti e bassi per l’interista che si trasforma però quando sente profumo di europei o mondiali. Metà dei gol segnati finora dalla Croazia portano la sua firma. Assiste il compagno Vlasic con una sponda aerea sul primo gol e gioca con grande intensità. Tierney con lui arriva sempre in ritardo.

I FLOP

Kieran Tierney (Scozia): Bene con l’Inghilterra, male questa sera. Patisce Perisic sul gioco aereo e mostra tutti i suoi limiti quando viene schierato come difensore laterale. Arriva tardi sull’angolo del 3-1.

Jan Boril (Repubblica Ceca): Che fosse l’anello debole della retroguardia ceca c’erano pochi dubbi. Saka ha un altro passo e lui arranca per 90 minuti, commettendo troppi falli e non riuscendo mai a prendere le misure all’esterno dell’Arsenal.