FIFA, continua la sperimentazione del “fuorigioco semiautomatico”: come funziona

Fuorigioco semiautomatico

(Photo by Catherine Ivill/Getty Images)

La FIFA sta sperimentando una nuova tecnologia denominata SAOT, ovvero ‘semi-automated offside technology’, una tipologia di calcolo del fuorigioco in maniera semiautomatica. La sperimentazione sta avvenendo durante la Coppa del Mondo per Club che si sta giocando questa settimana ad Abu Dhabi, tramite animazioni 3D proiettate sugli schermi degli stadi ed in TV, dando in tal modo agli spettatori dei dettagli sulle decisioni arbitrali riguardanti i fuorigiochi.

La tecnologia, in realtà, era stata già utilizzata durante l’Arab Cup dello scorso anno, ma la sperimentazione sta continuando per utilizzarla nella Coppa del Mondo di Qatar 2022 che avrà luogo questo inverno. La SAOT servirà per dare supporto agli arbitri sul campo quando ci sono delle decisioni difficile da prendere: il Presidente della Commissione arbitrale FIFA, Pierluigi Collina, insieme al team di Innovazione e Tecnologia, hanno fatto una dimostrazione dello strumento allo Stadio Mohammed Bin Zayed nella giornata di ieri.

FIFA, le parole di Collina sul fuorigioco semiautomatico

“Stiamo continuando i test per raggiungere l’obiettivo di avere delle decisioni più accurate e veloci quando si tratta di fuorigioco. Qualcuno l’ha chiamato il “fuorigioco robot”, ma non è così. Gli arbitri ed i guardalinee hanno comunque la responsabilità per la decisione sul campo di gioco. La tecnologia gli dà solamente un valido supporto per prendere delle decisioni più precise e rapide, in particolar modo quando il fuorigioco è veramente di pochi centimetri e quindi molto difficile”.

Il SAOT, quindi, sarebbe un’estensione del VAR, un sistema ormai già utilizzato ampiamente da 47 nazioni in tutto il mondo ed in più di 100 competizioni, incluse tutte quelle della FIFA.

FIFA, come funziona il sistema SAOT

Dieci camere dedicate, insieme a quelle televisive, saranno montate negli stadi per prendere traccia di 18 punti di ciascun giocatore, data la loro posizione sul campo. Il numero di dati salirà fino a 29 per giocatore in questo periodo di tempo che ci separa dai Mondiali in Qatar. Questi dati sono poi valutati da un AVAR, ovvero un Assistente specificamente dedicato alle decisioni sui fuorigioco, per controllare e dare consigli al VAR e all’arbitro sul campo. Questo procedimento avverrà in tempo reale e ciò significa che le decisioni sui fuorigioco possono essere prese in pochi secondi.

“Prenderemo traccia delle braccia e delle gambe e sapremo esattamente dove si troverà qualsiasi giocatore in ogni momento della partita”, ha detto il capo della Football Technology della FIFA, Sebastian Runge.  “Tracceremo 50 frames al secondo, così cinquanta volte per secondo sapremo dove i calciatori si trovano e invieremo quell’informazione al sistema. Faremo la stessa cosa per il pallone, così sapremo dove la palla ed il piede sono, in modo tale da sapere quale sia stato il momento in cui è partito il passaggio. Questa combinazione ci permette di capire se un calciatore è in fuorigioco oppure no. Abbiamo introdotto un’animazione che non è relativa al processo di decisione, ma certamente offre una migliore comprensione ed una visione più chiara se si tratti di fuorigioco o meno”, ha invece proseguito Collina.

“Una volta che la decisione è stata fatta, questo sorta di animazione inizia ad essere prodotta. Pochi secondi dopo, può essere mostrato cosa sia successo, invece che usare le normali linee 2D. Queste animazioni create dopo la decisione sono fatte per concedere una visione più chiara agli spettatori che guardano in televisione ed allo stadio”.