Un mercato importante, il ritorno in panchina di Pioli e la voglia di essere grande protagonista nel corso della stagione. Il tecnico, nella conferenza stampa di presentazione, aveva parlato di ambizioni importanti lamentandosi del fatto che Allegri non avesse inserito la Fiorentina nella corsa Champions. L’inizio della stagione è stato decisamente complicato con il campo a smorzare tutto l’entusiasmo iniziale. Non è tanto la sconfitta contro il Napoli (può starci considerando la forza dei partenopei) ma come questa sconfitta è arrivata e le due precedenti partite. In tre match sono arrivati solamente 2 punti; contro il Cagliari la vittoria è sfumata nel recupero mentre a Torino, in casa dei granata, poche occasioni da gol e un brutto zero a zero. Situazione che Pioli deve risolvere o la stagione, per il tecnico, si complica.
Prima di analizzare le difficoltà di questo inizio di stagione della Fiorentina, bisogna sottolineare come anche in Conference la Fiorentina si sia presa un grande spavento. Nel match di ritorno del preliminare, i viola sono andati sotto 0-2 prima di ribaltare il risultato solamente nel finale. Al momento in casa Fiorentina non sta funzionando nulla a partire dai nuovi acquisti; il loro rendimento è decisamente sotto la sufficienza. Serve qualcosa in più da parte di tutti, in particolar modo dalle mezzali. Nel sistema di gioco dei viola giocatori come Sohm e Fazzini possono essere molto più incisivi in fase offensiva. Serve qualcosa in più anche dagli attaccanti.
Abbiamo parlato del discorso centravanti; Kean è ancora a quota zero gol fatti in campionato mentre Dzeko e Piccoli faticano a dare il contributo che ci si aspetta da due giocatori del loro livello. A questo bisogna aggiungere la situazione legata a Gudmundsson; il fantasista può sicuramente accendere il livello offensivo della Fiorentina (come successo a Cagliari con l’assist) ma ora è alle prese con un problema fisico. Non solo la questione relativa agli attaccanti; Pioli deve trovare una soluzione anche al problema difensivo. Il Napoli è sicuramente una squadra fortissima ma l’atteggiamento difensivo della squadra viola deve essere migliorato.
Il rigore concesso ad Anguissa, lo spazio lasciato ad Hojlund e la rete di Beukema dimostrano una poca concentrazione di una squadra che deve assolutamente registrarsi nel reparto arretrato. Forse un sistema di gioco con due esterni che spingono molto, un trequartista e due punte non è ancora possibile per una squadra troppo fragile. Ora spetta a Pioli apportare delle modifiche perché se è vero che siamo solo all’inizio, è altrettanto vero come si debba iniziare a correre se si vuole lottare per gli obiettivi prefissati. Nelle prossime 4 partite, la Fiorentina ne gioca tre in casa (Como, Olomuc in Conference e Roma). I viola devono cambiare marcia o lo stesso Pioli rischia di finire in anticipo la sua stagione.