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Fiorentina, Pioli esonerato: come cambiano i viola

La più grande delusione delle prime 10 giornate di campionato è, senza nessun dubbio, la Fiorentina. I viola hanno operato in maniera importante sul calciomercato con l’obiettivo di costruire una squadra competitiva e in grado di lottare su tutti i fronti. Nella prima conferenza stampa, Pioli aveva alzato notevolmente l’asticella parlando di lotta Champions e di voglio di vincere un trofeo. Parole importanti, dichiarazioni ambiziose che non hanno trovato conferma sul campo. Dieci partite, 4 pareggi e 6 sconfitte per i viola; la classifica è tremenda con la squadra all’ultimo posto con soli quattro punti. Rendimento decisamente al di sotto di quelle che sono le qualità della rosa e che rischiano di far vivere una stagione con la paura retrocessione fino alla fine. La Fiorentina non è abituata a lottare per la salvezza a differenza di squadre come Lecce (che ha vinto in casa dei viola), Verona, Parma e Cagliari.

Proprio questa poca abitudine rischia di rappresentare un problema non da poco nel proseguo della stagione. Abbiamo menzionato il successo del Lecce in casa della Fiorentina. Una sconfitta costata carissimo a Pioli; l’allenatore è stato infatti esonerato dalla società e non si poteva fare altrimenti. In campo la squadra non ha mai dato l’impressione di prendere le redini del gioco, è sempre andata in difficoltà contro chiunque e, al primo momento negativo, Kean e compagni si sono sempre sciolti come neve al sole. Serviva una scossa ed è arrivata con l’esonero di Pioli. Al momento la squadra è affidata a Galloppa che dovrebbe sedersi in panchina nella trasferta, di Conference, contro il Mainz. Il casting per il nuovo tecnico è aperto e la scelta deve essere ponderata perché la classifica è tremenda, la squadra non è abituata a certe situazioni e si deve trovare il modo per uscire da un tunnel che sembra essere senza fine.

Fiorentina, cosa può cambiare con l’esonero di Pioli

Il primo possibile cambio con il nuovo allenatore è il modulo; Pioli è partito con il 3-5-2 per poi cambiare sempre in corsa cercando una soluzione tattica mai trovata. Possibile che si passi a 4 in difesa con 3 centrocampisti, un regista e due mezzali, un trequartista e due punte così da sfruttare le caratteristiche della squadra, in particolar modo del reparto offensivo. Proprio sull’attacco dovrà intervenire il nuovo tecnico. Fino ad ora Kean e Gudmundsson, soprattutto il secondo, non stanno fornendo prestazioni all’altezza del loro valore.

Nella passata stagione, Kean è stato un fattore determinante per i viola mentre l’ex Genoa non sta ancora trovando la giusta continuità di prestazione. Due giocatori fondamentali che bisogna ritrovare, sotto tutti i punti di vista, per uscire da una situazione negativa. L’ultimo punto su cui bisognerà lavorare è il centrocampo. Serve trovare la quadra giusta in un reparto con diverse soluzioni ma che non sta riuscendo a prendere per mano il resto della squadra. Il lavoro non sarà semplice ma la Fiorentina deve risalire assolutamente la classifica. Il prossimo turno, in casa del Genoa, sarà già decisivo.

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Published by
Saverio Fattori