Barcellona, flop annunciato. Ma la colpa non è di Koeman

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(Photo by LLUIS GENE / AFP) (Photo by LLUIS GENE/AFP via Getty Images)

Il Barcellona ha incassato l’ennesimo flop stagionale nella semifinale di andata della Copa del Rey. La squadra di Ronald Koeman si è arresa allo strapotere del Siviglia e compromesso (almeno in parte) la qualificazione alla finale. La sconfitta contro la formazione di Julen Lopetegui conferma un dato negativo che ha evidenziato la mancanza di personalità all’interno dello spogliatoio, nonostante la presenza di veterani del calibro di Lionel Messi e Gerard Piqué. Il cambio generazionale si può riassumere nella statistica che mette a confronto i blaugrana e le altre big del campionato spagnolo: nessuna vittoria in quattro partite contro Atletico Madrid, Real Madrid e Siviglia (un pareggio), per un totale di due reti segnate e sei subite. Non dobbiamo sorprenderci, dunque, se il Barcellona si trova costretto a difendere la terza posizione e ammirare solamente da lontano la vetta della classifica. Oltre alla rimonta in coppa, il vero obiettivo dei tifosi del Barça è la Champions League. Ma attenzione al Paris Saint-Germain, rivale da non sottovalutare agli ottavi di finale.

Barcellona, un flop annunciato: la colpa non è di Koeman

Al di là dei risultati in campo, il momento del Barcellona non è semplice. “Ci sono tante partite, la squadra è logora. Sono impressionato”, ha ammesso il tecnico Koeman in merito alla condizione fisica dei suoi calciatori. Non si tratta di un alibi, bensì di una constatazione oggettiva dell’attuale situazione in casa blaugrana. Qualunque formazione sarebbe in difficoltà senza i pezzi pregiati della rosa. Da Sergino Dest e Gerard Piqué a Miralem Pjanic e Philippe Coutinho. E ancora: Ansu Fati, Sergi Roberto, Ronald Araujo e Martin Braithwaite. Con otto infortunati e un calendario fitto di appuntamenti importanti, guardare all’immediato futuro diventa complicato. A tal proposito, nel mirino delle critiche dovrebbero finire i dirigenti del Barcellona che hanno concesso un mercato totalmente inadeguato. E non Koeman, che sta facendo il possibile tra mille ostacoli.