Gasperini: “L’Atalanta ha il suo target. Non come le big”

Gasperini

(Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Gian Piero Gasperini ha presentato in conferenza stampa il match di domani contro lo Spezia. Le dichiarazioni dell’allenatore dell’Atalanta: “Lo Spezia sta cercando la salvezza attraverso il gioco. È un bell’esempio, mi sono divertito a vedere lo Spezia. Ha vinto, poi chiaro che è lì. Da parte mia è encomiabile quello che stanno facendo, traggo delle indicazioni e vedo una bella squadra. Gestiscono bene la palla, giocano con sicurezza. Andare a prendergli la palla non è facile, devi essere organizzata. La partita dell’andata è stata forse la più brutta, arrivavamo dalla pausa delle nazionali. Abbiamo avuto occasioni per vincerla, ma li ho apprezzati. Dobbiamo guardare a noi stessi, al nostro percorso. Per noi questa è la strada per crescere, per aver guadagnato posizioni e giocare in Europa. È il nostro modo di interpretare il calcio e raggiungere nuovi obiettivi. I modi sono validi quando ci riesci: con l’Inter abbiamo perso, ma ti lasciano la soddisfazione”.

Sul gap con le grandi: “Noi siamo l’Atalanta, non possiamo pensare di acquisire giocatori a 80 milioni con contratti del genere, l’Atalanta ha il suo standard ma ha speso per quello che è il suo target, ricordiamoci che siamo in un periodo di pandemia, la proprietà ha affrontato la crisi. Dobbiamo avere il nostro target, hanno sicuramente sul mercato possibilità di spendere, noi dobbiamo seguire il nostro target. Il tutto in base alle proprie possibilità. Romero, Pessina, Maehle hanno dato un contributo importante, i soldi aiutano ma non si può sforare o fare chissà cosa. Altri hanno centinaia di milioni di debiti, ma si vede che possono affrontarli. Dobbiamo seguire il nostro percorso, la squadra si sta migliorando. La sensazione è che siamo sembrati forti rispetto all’Inter prima in classifica. È anche una forte motivazione, per noi quella dell’altra sera è una piccola vittoria, ti permette di pensare al futuro. Vincere a tutti i costi ti porta fuori giri, noi abbiamo un ambiente gratificato. Su questo cerchiamo di migliorarci”.

Sul percorso in Europa delle italiane: “Per il calcio italiano sarebbe bello portare più squadre avanti. La Juve eliminata? Non sono sorpreso, in Europa ci sono squadre forti. Nel loro paese sono in testa, conoscono il calcio e sanno quali giocatori prendere. A volte c’è un po’ tanta presunzione nell’approcciarsi solo al nome. Il Real Madrid è una squadra di grandissimo livello, sono scontri rischiosi e ti puoi anche far male, ma non abbiamo la paura di snaturarci. È il nostro percorso, va tutto bene quello che poi è efficaci. Io personalmente cerco di seguire la strada vicina alle mie idee”.

Sulla condizione della squadra: “Non abbiamo bisogno di rifiatare, sembra che giocare a calcio sia un sacrificio. Io questa roba qua proprio…e i giocatori uguale. Gli unici rischi possono essere gli infortuni. Zapata da valutare, Sutalo e Hateboer sono fuori”.

Su Leo Messi e Cristiano Ronaldo fuori dalla Champions League: “È una competizione durissima, fantastica. Speriamo più in là possibile, ma prima o poi smetteranno. Poi ci sono Mbappé, Haaland. Ma la Champions è l’espressione di squadra”.