Gasperini: “L’Inter dirà molto. C’è una legge dei grandi numeri”

Verona Atalanta

(Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Gian Piero Gasperini ha presentato in conferenza stampa il match contro l’Inter. Le dichiarazioni dell’allenatore dell’Atalanta: Se c’è una legge dei grandi numeri prima o poi arriverà la volta buona. Ma domani il match ci può dire molto sulle nostre condizioni. Incontriamo una squadra meritatamente prima in classifica, hanno cambiato marcia nelle ultime settimane. È sicuramente la candidata per vincere il campionato, ma ci sono 13 giornate. Anche quest’anno in tanti riescono a far gol. L’Inter è una squadra difficile, sono gare in cui soffri e corri dei rischi. Il pareggio all’andata è stato un risultato giusto, penso che ripeteremo la partita giocata a gennaio lo scorso anno. Non c’è niente di determinato, dobbiamo fare il nostro campionato. Vincere domani aumenta le nostre possibilità di far bene. Noi facciamo un campionato su di noi, non per fare favori o dare dispiaceri. Domani giocheremo contro la prima in classifica, è una gara fondamentale per l’Atalanta per vedere come giochiamo al cospetto di queste squadre. Chiaro che se hai un buon atteggiamento a San Siro puoi avere maggiore fiducia”.

Sul bilancio stagionale: “Riuscire ad essere ai vertici per numero di gol realizzati è una soddisfazione, è un segnale di fiducia. Questa squadra mi sta dando soddisfazione: per fare bilanci ci vuole tempo, ma questa è una buona striscia anche per l’atteggiamento. In questo momento stanno bene un po’ tutti, c’è un bel clima. Poi ci sono le partite, ma c’è una crescita da parte di tutti come Miranchuk. Cerchiamo sempre qualche accorgimento, anche se l’impostazione è quella. Le ultime partite con l’Inter sono state molto buone, abbiamo perso l’ultima del campionato scorso, ma ci sono stati due pareggi sempre in rimonta. L’Inter e la Juve hanno qualcosa in più, noi ci siamo avvicinati negli scontri diretti che abbiamo giocato contro di loro”.

Sul duello Sportiello-Gollini: “Se hai due buoni portieri puoi sfruttare il momento buono, non puoi sfruttare i cambi come in altri ruoli, ma possono giocare a periodi alterni. Anzi può essere stimolante per poter recuperare”. Sull’ex Alessandro Bastoni: Già giovanissimo ha dimostrato il suo valore, è del 1999. Aveva 17 anni, è chiaro che la sua evoluzione è importante ma si vedeva che era un predestinato, ora sta rispettando tutte le aspettative. È un ragazzo per bene, sano. Lo aiuta a crescere”. Sui pericoli dell’Inter: “L’attacco sicuramente, ma non ci sono soltanto Lautaro e Lukaku. I nostri gol sono un po’ più distribuiti, ma la loro forza riguarda chi concretizza le azioni. Se sapremo imitare questa capacità avremo più chance”.