Genoa, Preziosi: “Club in buone mani, resterò nel board”

Enrico Preziosi

(Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

In un’intervista concessa a Radio Rai, l’ormai ex presidente del Genoa Enrico Preziosi ha parlato della cessione della società rossoblu agli americani di 777 Partners e del suo futuro all’interno della società.

Queste le parole dell’ex presidente: “I nuovi proprietari sono giovani e hanno capacità finanziarie importanti. Sono affidabili e questo cont. Erano tre anni che volevo cedere, ma serviva il profilo giusto. Il Genoa merita rispetto“.

Sul suo fututro in società: “Resterò nel club al 100%, sarò nel board ma non avrò più potere decisionale. avrò solo qualche delega per alcune attività“.

Sui nuovi proprietari: “L’epoca dei presidenti tifosi è finita. Ora i club sono vere e proprie aziende e vanno gestiti così. Dovranno fare i conti con le leggi italiane, avere bilanci in regola e anche lo stadio di proprietà. L’obiettivo è valorizzare il club“.

Sulle proprietà straniere in Italia: “Il calcio sa trasmettere passione, si crea entusiasmo e fa bene, non si può bensare solo al lato buisness. La passione poi porta anche benefici dal punto di vista econonico“.

Sulle proprietà americane entrate nel calcio italiano: “Loro vedono il calcio come un affare, anche come un divertimento. Se portano bene lasciamoli fare. Ad esempio Commisso sta lavorando bene con la Fiorentina“.

Su come si è lasciati coi tifosi del Genoa: “Ho preso il Genoa dalla C, ho investito tanto, salvandoli dai dilettanti e dando sempre il massimo. Il calcio è complicato. A volte vuo ifare di più ma non ci riesci. Ho comunque fatto 15 anni in A, ho fatto errori ma anche cose belle per il Genoa. L’importante è che ho lasciato il club in mani sicure“.

Suo problemi di DAZN, che ha ottenuto i diritti per la Serie A: “Forse non si era preparati per un servizio del genere. é un peccato che SKY non abbia più l’esclusiva, ha fatto un grande servizio per anni. Ma mi auguro anche che DAZN possa migliorarsi e dare un servizio migliore a chi paga per vedere le partite. Forse una collaborazione tra i due era più auspicabile“.

Sul campionato e sul primo posto del Napoli: “Sono contento per loro, sono felice delle loro 6 vittorie. Il morale, la rosa e Spalletti possono fare grandi cose“.

Sul rapporto presidenti e allenatori: “Il calcio è passione, a volte c’è poco di razionale. Non ho avuto fortuna con gli allenatori, ma poi quando trovi quello giusto ci fai tanti anni come Gasperini, che è stato con me 9 anni. é stato difficile lascarsi, forse sono stato poco paziente“.