Giuseppe Rossi scrive a Zaniolo

Nicolò Zaniolo, talento del calcio italiano, ha rimediato un nuovo, grave infortunio nella partita di Nations League con l’Olanda lo scorso lunedì. A fermare il giocatore è stato ancora una volta il legamento crociato, questa volta del ginocchio destro, infortunio che aveva rimediato anche lo scorso gennaio.

Una cruda realtà da dover accettare, soprattutto quando a vent’anni si ha la voglia di dimostrare il proprio valore e la fame di arrivare lontano.

Sono stati tanti i messaggi di vicinanza al talento italiano, non solo da attuali calciatori ma anche da ex, da dirigenti, allenatori, tifosi. E proprio tra questi messaggi figura quello di Giuseppe Rossi, attaccante classe ’87.

Pepito‘ si è rotto due volte il crociato al Villarreal e la sua carriera è contraddistinta da diversi infortuni tra Fiorentina e Celta Vigo. In tutto sono più di 1800 giorni d’infortunio. Ed è proprio lui che più di chiunque altro può capire ciò che sta passando Nicolò e, proprio per questo, ha deciso di scrivergli una lettera riportata poi da Gianluca Di Marzio.

Caro Nicolò, capisco il dolore e il vuoto che senti durante questo periodo. Capisco le mille domande che ti fai, alle quali però non riesci mai a trovare una risposta. È qui che bisogna sempre ricordarsi quello che noi e la nostra famiglia abbiamo fatto. I sogni che avevamo da bambini. E’ qui che ti devi ricordare di quando chiudevamo gli occhi e ci immaginavamo negli stadi più belli del mondo. E tutti i sacrifici che ci hanno portato a giocare ai livelli più alti del calcio mondiale. Ricordando tutto questo, ti verrà subito il coraggio di rialzarti e di affrontare ogni ostacolo possibile, perché non c’è niente di più bello che stare in campo. Che provare quelle emozioni. Che fare quello che amiamo più di ogni altra cosa. Forza Nicolò, ti rialzerai.

Parole bellissime, parole che può comprendere solo chi c’è passato davvero. Parole che possono aiutare a trovare la luce infondo ad un tunnel che sembrava un po’ troppo buio e dare la consapevolezza di potersi rialzare per  tornare più forte di quando si è caduti.