Godin: “Resto al Cagliari. Inter? È mancata una cosa”

Godin

(Photo by Enrico Locci/Getty Images)

Diego Godin ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Tanti i temi trattati dal difensore uruguaiano: dalla nuova avventura con il Cagliari al passato con la maglia dell’Inter.

Sul Cagliari: Se fosse facile capire cosa ci è successo farei l’allenatore. E invece ci arriverò più avanti quando farò il corso. Nel girone d’andata abbiamo fatto pochi punti, le sconfitte fanno perdere fiducia. Non credo sia stata colpa di Di Francesco, che mi ha voluto qui ed è un allenatore che sa di calcio. Semplici è semplice. È vicino a noi che lavoriamo solo per salvarci. Dobbiamo allenarci e dare il massimo. Tutto qui. Sei mesi fa Pepe Herrera me lo diceva: ‘Tu devi andare là, è il posto per te, gli uruguaiani li amano’. Ho fatto due anni di contratto e se ci salviamo vorrei onorarli”.

Sull’Inter: “Cosa non è funzionato? Ci è mancato solo vincere. Se ci pensa, siamo arrivati secondi in Serie A e in finale di Europa League. A un passo da una stagione storica. L’Inter non giocava una finale europea da 10 anni. Cosa non ha funzionato per me? Questo dovrebbe chiederlo a Conte, Ausilio e Marotta. È stata una scelta dell’allenatore. Avevo fatto tre anni di contratto”.

Su Simeone padre e figlio: “Il Cholo ora posso definirlo un amico. Mi ha dato e insegnato tanto. Sono cresciuto. Giovanni ha tanta forza di volontà e l’atteggiamento giusto. La sua carriera è in ascesa”.

Sui compagni: “Nandez lo conosco dal 2014, oramai è un amico, giochiamo in una nazionale che ha valori. La sua forza è il cuore, in campo lascia tutto. Ha forza fisica, può fare l’esterno come adesso e la mezzala. Dategli solo lo spazio per correre. Pereiro ha una qualità: fa gol. In Olanda Gaston ne ha fatti tanti, qui bisogna capire che conta di più vincere un duello, un contrasto, un recupero difensivo rispetto a una giocata di qualità. Nainggolan voleva ancora sentirsi protagonista, a tutti piace giocare. È arrivato a Cagliari che non giocava da sei mesi, ha avuto il Covid. Non è facile. Ora si sta riprendendo”.