Gravina e la riforma del calcio: “Non si può più andare avanti così”

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Dall sede della Federazione veneta, Gabriele Gravina, il presidente della FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul mondo del calcio, ritenendo le riforme un passaggio obbligatorio.

La riforma del mondo del calcio è un’esigenza e un passaggio obbligato. I tempi sono molto stretti. Ci sarà un Consiglio federale in cui chiederò una deroga di 30-60 giorni per partire nel 2022-2023. Non possiamo più andare avanti così, io farò entro quella data sicuramente una proposta”.

La sua idea sarebbe quella di ridurre le discrepanze tra le diverse competizioni sportive nonché tra le diverse categorie.

“Lo stipendio medio di un giocatore di Lega Pro è di 30mila euro, con questo sistema creiamo dei disadattati sociali anche perché dopo la fine della carriera inizia un’altra vita. In Serie B abbiamo tre promozioni e quattro retrocessioni, c’è un turnover massiccio e tutti fanno un campionato per non retrocedere. Se retrocedi in Lega Pro su quattro società in tre falliscono. E’ possibile una cosa simile? Entro il 30 giugno farò la prima proposta. Se non ci dovesse essere un riscontro convocherò un’assemblea straordinaria“.