Gravina risponde alle accuse: “FIGC rispettosa delle istituzioni”

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Dopo il duro attacco rivolto dal prefetto di Roma, la FIGC risponde alle accuse. Si difende così: “La Federazione è sempre stata responsabile, ma soprattutto rispettosa delle istituzioni e dei tifosi italiani“.  Il presidente Gabriele Gravina, tramite un comunicato ufficiale, ha quindi difeso la posizione della Federazione Italiana Giuoco Calcio e sostenuto: “Non è nostra intenzione alimentare ulteriori polemiche, perché non vogliamo trasformare un momento di gioia nazionale in un argomento di divisione. Abbiamo sempre lavorato per l’unità e continueremo a farlo“.

Ricostruendo i fatti, la FIGC ha voluto precisare che: “Interpretando il sentimento popolare, ha chiesto l’autorizzazione, sempre negata, per i festeggiamenti, individuando diverse location (tra cui Piazza del Popolo) dove si potesse svolgere con numeri contingentati una cerimonia in tutta sicurezza. Il rientro su Roma è stato previsto solo dopo aver ricevuto i graditi inviti da parte del Capo dello Stato e del Presidente del Consiglio dei Ministri“.

Inoltre: “Dopo la cerimonia al Quirinale, su richiesta della squadra, è stata reiterata l’istanza per poter utilizzare il bus scoperto, al fine di condividere l’immensa felicità per un successo sportivo di questa portata con le migliaia di persone già ammassate per le strade“.

Infine: “All’arrivo davanti Palazzo Chigi, ritenuto che la situazione non fosse più gestibile, reiteravamo ancora la richiesta, a questo punto condivisa dalle istituzioni, per un breve tragitto con il bus scoperto, anche nell’ottica di tutela dell’incolumità dei calciatori e per non deludere le migliaia di persone che si erano già riversate nel centro della Capitale nelle ore precedenti a questo incontro. La FIGC ringrazia i rappresentanti delle Forza dell’Ordine, che hanno accompagnato la Nazionale con grande spirito di servizio ed encomiabile professionalità“.