Guardiola: “Il Boxing Day è tradizione, si farà. Ferran Torres? Se infelice va via”

(Photo by Alex Livesey/Getty Images)

Per il Boxing Day del 26 dicembre contro il Leicester, il tecnico del Manchester City, Pep Guardiola, ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida: “Attaccante? Txiki Begiristain (ds Manchester City, ndr) non mi ha detto nulla di ufficiale: stanno trattando, so che sono vicini all’accordo. Sarà il club a confermare la chiusura, ma Txiki non mi ha detto che è fatta”.

Covid? Dobbiamo prenderci cura, fare attenzione a questo tipo di cose e proteggere noi stessi e le altre persone. La nuova variante è qui e i casi stanno aumentando. Il calcio non è un’eccezione. Qualunque cosa decida la Premier League, io la supporterò. Non ci sono regole, non sono io la Polizia. Ognuno è grande abbastanza per sapere quello che deve fare. Stiamo vivendo in circostanze particolari, la pandemia è ancora qui. Ognuno deve seguire le regole il più possibile, non siamo soli al mondo.

Boxing Day? E’ una tradizione importantissima. E’ una caratteristica di questo campionato e non cambierà. Il Boxing Day per le famiglie è bello perché possono andare insieme allo stadio. Il problema è il calendario delle partite internazionali, quello deve essere risolto. I giocatori hanno tre settimane di vacanze in estate, dieci giorni sarebbero okay.

Avevamo due giorni di riposo, ora abbiamo iniziato ad allenarci questo pomeriggio e vedremo. Ogni giorni facciamo i tests, forse ci saranno positivi, ma non posso rispondere adesso, ma speriamo di essere pronti il più possibile per la partita di domenica.

Leicester? Rimane sempre il Leicester. Hanno un top allenatore e giocatori eccezionali in tutti i reparti del campo. Le stagioni hanno periodi di alti e bassi, ma il club lavora bene in tutti i sensi. Sono forti dal portiere fino a Vardy.

Ferran Torres? Io voglio che i giocatori siano felici. Se non lo sei, devi andare via. Non siamo un club dove il Presidente ti dice ‘no, devi rimanere’. I giocatori ed i club devono essere d’accordo, ma se il giocatore vuole andare via, deve farlo.