Hellas Verona, Tudor: “Salvezza raggiunta. Ora niente calcoli”

L’Hellas Verona di Igor Tudor si appresta a ricevere la visita del Venezia nella gara valida per la 27ª giornata di Serie A. Il derby veneto che all’andata regalò una della gare più divertenti del campionato. Alla vigilia della sfida contro i lagunari, l’allenatore croato degli scaligeri ha parlato in conferenza stampa.

Hellas Verona, le dichiarazioni di Tudor

“Abbiamo la consapevolezza di aver raggiunto l’obiettivo della salvezza. È  difficile non fare tre punti in dodici partite. Vorrei che non cambiasse niente, vorrei che andassimo sempre al massimo, senza calcoli o pensieri”.

“Non so dire se sono andato o meno oltre le aspettative. Uno non è che immagina o prevede. Vuole fare, e dà il meglio per farlo. Sono bei risultati e belle prestazioni, che ci fanno contenti, me, lo staff, i giocatori e il club. Questo è il lato positivo. Ce n’è anche uno negativo, perché la gente ci fa l’abitudine e rischi di deluderla. Non solo i tifosi, anche noi stessi. Nel calcio non si vive di passato, bisogna sempre andare avanti, altrimenti altri ti sorpassano. Non c’è da piacersi troppo”.

“Per quanto riguarda la gara di domani, il Venezia è una squadra fatta bene, con giocatori forti, mi pare abbia anche investito soldi importanti. Sono una formazione insidiosa, tosta: mi aspetto una partita di quel tipo, non sarà facile, noi dovremo essere al 100% per far uscire le nostre qualità. Se non lo faremo, può diventare una partita brutta. Ci siamo preparati, mi aspetto che faremo bene le nostre cose”.

“All’andata fu una partita rara, con due tempi diversi. Una grande rimonta, fatta fuori casa, una cosa che succede una volta ogni dieci anni. Il Venezia stava andando forte, conquistammo tre punti importanti. Per la crescita di una squadra servono anche vittorie di quel tipo”.

“Per quanto riguarda ciò che sta succedendo in Ucraina, la guerra l’ho vissuta sulla mia pelle. Il mondo si è messo solo a guardare, io spero che questa guerra finisca prestissimo, perché non può succedere ai giorni d’oggi”.