How do you Phil? Foden dà spettacolo con l’Inghilterra

Phil Foden

(Photo by NEIL HALL/POOL/AFP via Getty Images)

Nell’Inghilterra di ieri sera, segnata dalla “bromance” fra Mount e Rice, ad aver stregato tutti è stato Phil Foden.

Il gioiellino del Manchester City ha incantato in campo, dove è stato parte di tre delle quattro reti dei Three Lions. Per lui la punizione che ha trovato la testa di Rice per l’1-0 e la doppietta nel finale di partita. Una grande prestazione che arriva in quella che è appena la sua terza apparizione in nazionale. Non solo gol e assist nei novanta minuti. In mezzo, tante giocate eccellenti che fanno veramente pensare che il ragazzo possa diventare un signor giocatore.

Perché se a 20 anni sei diventato parte integrante delle rotazioni del City di Guardiola, che per te stravede, non sei di certo l’ultimo arrivato. Se a 20 anni hai già dalla tua 84 presenze e 18 reti in alcune delle competizioni più importanti d’Europa sei destinato a puntare in alto.

La strada per il successo non è però priva di buche e intoppi. Per informazioni, andare al 7 settembre scorso, quando Foden era stato espulso dal ritiro della nazionale in seguito all’infrazione delle norme anti-covid che coinvolto il compagno Mason Greenwood (anche lui mandato a casa) e due ragazze.

Ma il ragazzo nato a Stockport, al peso della grandissima pressione data da una partenza di carriera così promettente, può rispondere con un talento fuori dal comune in campo. Una bacheca che già vanta due Premier, tre coppe di lega, un FA Cup, una Supercoppa inglese ed un Campionato del Mondo U17 sono un biglietto da visita che certificano l’esperienza già acquisita.

Una presenza come la sua in rosa potrebbe diventare l’ennesimo arco nella faretra di Gareth Southgate in vista degli Europei dell’anno prossimo. Il tecnico inglese si coccola uno dei maggiori esponenti della generazione d’oro inglese. Un gruppo di talenti che ha l’obiettivo concreto di far diventare la nazionale dei Three Lions una delle più forti in tutto il mondo.