Iachini: “Vlahovic? Fui il primo a dire che doveva rimanere”

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

L’ex allenatore della Fiorentina, Giuseppe Iachini, ha rilasciato un’intervista a La Nazione, parlando di diversi argomenti. L’ex calciatore italiano si è seduto sulla panchina viola nel momento peggiore del calcio italiano: durante la pandemia e il periodo degli stadi chiusi. Nonostante la sfortuna,  si è detto felice della sua esperienza e ha voluto rivolgere i suoi complimenti alla nuova Fiorentina sotto la direzione di Vincenzo Italiano: “Vincenzo è bravo, molto bravo. Lo conosco e conosco bene le sue qualità. E’ stato un mio giocatore nel Chievo. Era il regista della mia squadra, facevamo il 4-3-3“.

Immancabile la domande su Vlahovic, che ha deciso di non rinnovare il suo contratto con i viola: “Nel mio primo anno alla Fiorentina, Dusan ha giocato tanto. Aveva appena 19 anni, ha segnato, non ancora era lui il rigorista ma Pulgar, ma avevo e avevamo tutti grande fiducia in lui. Segnò a Napoli, fece doppietta sul campo della Samp. E comunque una cosa deve essere chiara: quando poteva esserci l’occasione di farlo andare altrove magari in prestito, forse a giocare, io fui fra coloro che disse che era meglio tenerlo in viola“.

Positiva l’esperienza con il presidente viola, Rocco Commisso: “A me ha dato un’occasione stupenda, lavorare sulla panchina viola, quindi sono io a ringraziare lui (…). La battuta di Commisso (statua di Iachini al Piazzale Michelangelo, ndr) deve far ricordare quanta paura di finire male c’era in quella Fiorentina. Invece siamo riusciti a salvarci, a metterci dietro diverse squadre che prima ci stavano avanti. Ero stato chiamato per questo e ho portato a termine la mia missione“.