Ibrahimovic: “Non se il Milan sarà l’ultimo club. Psg grande grazie a me”

Ibrahimovic

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Mai banale e scontato Zlatan Ibrahimovic. Ecco gli estratti più significativi della lunga intervista rilasciata a Téléfoot dove, il centravanti svedese, non chiude alla possibilità di giocare ancora anche in caso di addio al Milan.

“Il segreto della mia longevità sta nella testa, sto cercando di dimostrare che 40 è solo un numero ma posso ancora fare ciò che amo fare. Voglio migliorare ogni giorno. Ovviamente non posso giocare come prima. Ma sono più intelligente e ho più esperienza. Non sono sorpreso dalle mie performance, sono il migliore. Non posso essere sorpreso se sono il migliore”.

“Cerco di aiutare i miei compagni di squadra a diventare migliori. Non ho altro da dimostrare, ma non voglio pentirmi di fermarmi, dicendomi che avrei potuto continuare. Non voglio fermarmi finché non sarò cacciato, finché avrò finito, davvero finito”.


Milan ultima squadra?

“Non sono sicuro, vedremo. Ho detto che voglio giocare finché posso. Se mi dovessero mandare via e sentirei di continuare, continuerei”.


Il ruolo nel gruppo

“Ho un ruolo importante, grandi responsabilità. E’ una situazione che mi piace, che mi porta molto. Sono il più grande del gruppo, è la prima volta”.


La corsa scudetto

“Possiamo crederci. Più ci credi, più è possibile. Devi lavorare e crederci. Senza questo non puoi arrivare ai tuoi obiettivi”.


Il passato al Psg

“Ho dei bei ricordi. Sono stato uno dei primi a venire quando il club è stato rilevato. Ho visto il cambiamento in 48 re. Ho fatto parte degli inizi e sono molto orgoglioso, perché senza di me il Psg non sarebbe diventato quello che è diventato. Non sono venuto a Parigi per soldi o per la città, ma per cambiare tutto”.