Il Chelsea porta i tifosi alle riunioni del consiglio di amministazione

Chelsea Abramovich

Craig Mercer

Dopo tante proteste e una crisi che stava minando lo storico rapporto tra tifo e club, il Chelsea ha preso una storica decisione. La società di Abramovich permetterà a tre “supporter advisor” di partecipare ad alcune riunioni del consiglio di amministrazione. La volontà è di non commettere nuovamente l’errore di prendere decisioni che siano opposte al sentiment dei tifosi. Il processo di scelta verrà individuato dopo un dialogo con il Fans’ Forum e alcuni gruppi di sostenitori, ma con ogni probabilità si andrà verso un’elezione annuale.

Questi tre tifosi non faranno effettivamente parte del consiglio di amministrazione, quindi non avranno diritto di voto e non parteciperanno a decisioni relative a giocatori, staff e Academy. Tuttavia, saranno importanti per il dialogo e per le discussioni su molte altre questioni. Per questo, i tre prescelti dovranno firmare un accordo di riservatezza. Il Chelsea, quindi, è il primo club tra i sei della SuperLeague in Premier League a compiere questa scelta. Una tendenza che probabilmente sarà seguita da altri visto il momento di crisi tra club e tifoseria che è stato esternato in modo inequivocabile a Manchester. In Inghilterra il rapporto tra tifoseria e club ha un peso enorme. Ogni settimana alcuni rappresentanti delle diverse società incontrano i propri tifosi e discutono di vari argomenti. Il silenzio delle maggiori società sul progetto SuperLeague ha scatenato l’ira dei supporters e la mossa del Chelsea è un tentativo per ricucire.

La situazione in casa Manchester United, invece, sembra molto più tesa ed è difficile che si risolverà in questo modo. La vicenda SuperLeague è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso in un rapporto già compromesso tra la tifoseria e i Glazer. Un club solido rimpolpato con i debiti di famiglia, investimenti sbagliati e rischi solo per la società. Ciò che è avvenuto domenica ad Old Trafford è rappresentativo della differenza tra il calcio inglese e il calcio negli altri paesi. In Inghilterra i tifosi pretendono di essere ascoltati e forse la decisione del Chelsea può andare nella direzione giusta che è il bene del club.