Il figlio di Cristiano Lucarelli arrestato per violenza sessuale

Il figlio di Cristiano Lucarelli, Mattia, è stato arrestato. L’accusa è di violenza sessuale di gruppo. Il ragazzo, classe ’99 e tesserato del Livorno, è ora agli arresti domiciliari. Con lui, anche il compagno di squadra Federico Apolloni.

Arrestato Mattia Lucarelli, figlio di Cristiano

Mattia Lucarelli è stato arrestato e ora si trova agli arresti domiciliari. Figlio di Cristiano e calciatore del Livorno, il 23enne è accusato di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza americana, che ha poi sporto denuncia. I fatti risalgono al marzo scorso. Lucarelli, insieme ad altri 4 ragazzi fra cui il compagno di squadra Federico Apolloni, avrebbero abusato della vittima dopo averle offerto un passaggio al termine di una serata in discoteca. Come riporta l’ordinanza del gip di Milano Sara Cipolla, la ragazza “sarebbe stata violentata dopo aver accettato un passaggio in auto da cinque ragazzi, a seguito di una serata passata in discoteca con delle amiche. Le avevano promesso che l’avrebbero riaccompagnata a casa. Invece l’avrebbero portata in un’abitazione in centro città e costretta a subire violenza”. Il tutto ripreso con il cellulare.

Inoltre, il gip aggiunge: “Emerge nitidamente dai video che riprendono la violenza e dagli ulteriori atti di indagine. In particolare le intercettazioni ambientali, l’incapacità degli indagati di comprendere appieno il disvalore delle proprie condotte. E la conseguente possibilità che gli stessi reiterino nei propri comportamenti delittuosi, convinti della propria innocenza”.

Il comunicato del Livorno

Dopo l’uscita della notizia, anche il Livorno ha emesso una nota: “L’Unione Sportiva Livorno 1915 prende atto del provvedimento cautelare assunto dalla Procura della Repubblica di Milano nei confronti dei tesserati Federico Apolloni e Mattia Lucarelli. E, nel rispetto del lavoro degli organi inquirenti, resta in attesa che venga fatta chiarezza sull’episodio auspicando l’estraneità di Federico e Mattia rispetto agli addebiti contestati”.