Il Milan e la nuova missione di Ibrahimovic | L’upgrade per competere per lo scudetto

Zlatan Ibrahimovic, uomo di fiducia di Gerry Cardinale - lapresse - calcioinpillole.com
Tare alle prese con la costruzione di un Istant Team per far risorgere il Milan. La nuova missione di Ibra, necessaria per lo scudetto.
L’aria a Milanello è cambiata. Se profumerà d’Europa o a tinte tricolori, si vedrà. Ma l’inserimento di Igli Tare nello staff dirigenziale rossonero, può contribuire a velocizzare la costruzione di una squadra in grado a competere ad alti livello, proprio come ha fatto il Napoli, passato da senza coppe europee allo scudetto, grazie all’arrivo di Antonio Conte.
Tare ha risolto subito il nodo allenatore, per niente scontato l’arrivo di un Max Allegri promesso sposo del Napoli quando Antonio Conte sembrava sul punto di lasciare il club dopo averlo portato sul tetto d’Italia. Una scelta-garanzia.
L’ufficialità del ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina rossonera ha scosso l’ambiente, generando un misto di curiosità, nostalgia e, soprattutto, attesa. Un ritorno al passato che, nelle intenzioni della dirigenza, dovrebbe proiettare il Milan verso un futuro di successi.
L’Allegri 2.0 promette un approccio pragmatico, forse meno spettacolare ma più votato alla solidità difensiva e alla concretezza. Questo potrebbe significare una diversa impostazione tattica, con una maggiore attenzione alla fase di non possesso e a un gioco più verticale, potenzialmente meno orientato al possesso palla sterile. Ed è qui che s’inserisce il mercato rossonero.
Obiettivi sensibili
Tare ha spiegato per filo e per segno la campagna di rafforzamento del Milan. Obiettivo principale a centrocampo, con Javi Guerra il prescelto per fare coppia con Modric, l’altra grande novità. Sempre secondo la visione di Tare, il Milan sta cercando difensori e un attaccante che possa alternarsi con Gimenez, confermatissimo.
Con Max Allegri, comunque, le gerarchie potrebbero subire scossoni, le tattiche reinventarsi e, in questo scenario, il ruolo di Rafael Leao sarà centrale. Su questo Allegri è stato categorico: Theo può partire, Maignan solo davanti a una signora offerta, Rafa no.
Il plus Ibrahimovic
E qui scende in campo Zlatan Ibrahimovic, finalmente in un ruolo che potrebbe rivelarsi influente. Come? Lavorando sulla testa di Leao e facendo compiere l’upgrade necessario per trasformare un giocatore di talento in campione.
Nel Milan di Allegri, il portoghese potrebbe essere al centro della proposta offensiva rossonera, la qualità necessaria per contribuire alla rinascita del Milan. Sotto la gestione Pioli, Rafa Leao ha goduto di una libertà tattica quasi totale (soprattutto nell’annata dello scudetto), spesso partendo largo a sinistra per accentrarsi o puntare l’uomo. Con Allegri, potrebbe essere impiegato anche in posizioni diverse, magari più centrali o come seconda punta. Per questo la missione di Ibra diventa di fondamentale importanza.