Il Valencia non sa più vincere e c’è lo spettro retrocessione

La stagione del Valencia non era iniziata nel migliore dei modi, ma di questo passo rischia di concludersi in tragedia con la retrocessione. Dopo gli anni delle cessioni pesanti di David Villa e di Silva per una pesante crisi finanziaria, al Mestalla stanno tornando i tempi cupi. Nelle ultime stagioni la squadra si era mantenuta in zona Champions dopo due dodicesimi posti consecutivi, ma il nono posto dello scorso anno non faceva prevedere nulla di buono. Il Valencia è ripiombato in una nuova crisi che ha costretto la società a cessioni importanti. Sono andati via Ferran Torres, Rodrigo, Coquelin, Parejo, Piccini e Garay senza essere stati sostituiti. Si spiega, quindi, un andamento negativo in campionato con 15 punti a +1 dalla retrocessione diretta. La vittoria manca dall’8 novembre dal trionfo per 4-1 contro il Real Madrid. Da lì 4 pareggi e 2 sconfitte.

La sconfitta casalinga di ieri contro il Siviglia ha messo in pericolo la squadra relegandola in quel gruppone che lotta per la salvezza. Solitamente squadre di questo tipo, non abituate i bassi fondi della classifica, possono rischiare seriamente se non arriva una svolta immediata. Si può pensare al Monaco di qualche anno fa, ma basta vedere anche l’Arsenal di questa stagione. Eppure i pipistrelli hanno una rosa molto qualitativa. Nomi come Gameiro, ora infortunato, Guedes, Gomez, Cheryshev e giocatori esperti come Cillessen e Mangala non sono da zona retrocessione.

Il Valencia oltre alle cessioni e a qualche infortunio, però, ha qualche attenuante. Nell’ultimo mese il calendario è stato durissimo e una squadra in caduta libera avrebbe perso sicuramente più partite. Dopo la vittoria contro il Real Madrid sono arrivati i pareggi contro Alaves ed Eibar (le uniche forse dove ci si aspettava di più), Athletic Bilbao e Barcellona oltre alle sconfitte di misura contro Atletico Madrid e Siviglia. I risultati preoccupanti sono arrivati prima con le sconfitte contro l’Elche e il Celta Vigo e il pareggio contro l’Huesca ad esempio. Senza contare che sole tre vittorie sono poche dopo 15 giornate. Vittorie, tra l’altro non banali, alla prima nel derby contro il Levante, poi in trasferta con l’ottima Real Sociedad e, infine, contro il Real Madrid.

La squadra di Javi Garcia può riprendersi con le qualità che possiede. Il Valencia può sfruttare i divari limitati non solo per allontanarsi dalla zona retrocessione, ma anche per riavvicinarsi ai primi dieci posti che distano solo tre punti. Nella prossima giornata andrà a Granada contro la settima in classifica che, però, ha due partite in meno.