Inchiesta Prisma, anche la Roma nel mirino: un’operazione sotto la lente d’ingrandimento

Si allarga l’Inchiesta Prisma, indagine volta ad indagare i conti della Juventus per eventuali plusvalenze gonfiate. La Procura di Roma infatti ha aperto un fascicolo nei confronti della società giallorossa sempre in riferimento ad operazioni collegati con il club bianconero, secondo quanto riferito da Calcio e Finanza.

Inchiesta Prisma, nel mirino l’affare Spinazzola-Pellegrini del 2019

Spinazzola
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Ad accendere l’attenzione dei magistrati, è soprattutto una telefonata del 22 luglio 2021 fra Federico Cherubini a Fabio Paratici, e Stefano Bertola, ex direttore finanziario dei bianconeri. Ecco la telefonata in questione, Cherubini: «È stato il mio oggetto di discussione con Fabio tante volte, perché io dicevo… è vero che oggi faremo meno 40 ma così facendo io so già che andiamo dal presidente, diciamo che non si può fa. Fermiamo questa emorragia… cioè, hai attivato una modalità lecita ma l’hai spinta troppo, perché poi hai creato». Bertola replica: «Un fuori giri!». Cherubini ribatte e conferma: «hai fatto un fuori giri! È una coda lunghissima… e che ti ha portato a fare delle operazioni… che altrimenti in un contesto di normalità non puoi fare». Ed ecco che salta fuori l’operazione Spinazzola-Pellegrini con la Roma: «Spinazzola–Pellegrini non puoi farlo!».

L’operazione era stata ufficializzata con i seguenti termini: Spinazzola passa dalla Juve alla Roma a titolo definitivo per 29,5 milioni di euro, mentre Luca Pellegrini sempre a titolo definitivo, per 22 milioni di euro alla Continassa. La plusvalenza oggi viene definita sospetta.