Inghilterra, Southgate: “Non vinciamo in Italia dal 61′, dobbiamo fare la storia”

Inghilterra Southgate

(Photo by Shaun Botterill/Getty Images)

Il ct dell’Inghilterra, Gareth Southgate, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Italia, valido per le qualificazioni a Euro 2024. Ecco le sue parole.

Inghilterra, Southgate in conferenza stampa: “Queste sono partite che vanno vinte”

Battere l’Italia che segnale sarebbe?
“E’ il tipo di partite che bisogna vincere. L’abbiamo fatto in passato, ma dobbiamo farlo con continuità. Qui non vinciamo dal 1961, dobbiamo fare la storia. Questa squadra ha già battuto diversi record: l’Italia sarà molto motivata, è una squadra molto forte anche se non s’è qualificata al Mondiale”.

Kane potrebbe diventare il primo marcatore dell’Inghilterra
“Lui domani vorrà dimostrare ancora una volta di fare la differenza con l’Inghilterra, la delusione Mondiale è alle spalle”.

E’ preoccupato per la sicurezza dei tifosi inglesi?
“Tutti non vedono l’ora di vivere Napoli, di vivere questa esperienza. Giochiamo in una città che ama il calcio, ha una grande storia. Ricordo ancora il Napoli di Maradona e Careca. Chiediamo ai nostri tifosi di essere buoni turisti, di rispettare la cultura locale e spero che tutto nei prossimi due giorni possa andare per il verso giusto”.

Avrebbe preferito si fosse giocata altrove?
“No, sono contento di essere qui. La storia calcistica in questa città è molto ricca, il Napoli è una squadra fantastica e vincerà il campionato. E sarà in lizza anche per la vittoria della Champions League”.

Dove metterebbe Kane nella graduatoria degli attaccanti inglesi?
“E’ sempre difficile fare paragoni tra diverse generazioni… Però per i suoi gol fa parte dei migliori attaccanti della storia. Ma lui fa tanto altro oltre ai gol: è un giocatore straordinario e siamo molto fortunati ad averlo con noi”.

E’ un problema in più il fatto che l’Italia non si sia qualificata per il Mondiale?
“Dopo gli Europei la nostra mentalità è stata ottima fin dal primo giorno. Ma serve sapere che queste prime partite sono cruciali, a Wembley il gol con la Polonia fu fondamentale anche se non lo capimmo subito. Tutti a disposizione? Si, sono tutti a disposizione, tutti hanno viaggiato”.

Ha parlato di Maradona e del Napoli di Maradona. Qual è il suo ricordo di Diego?
“All’epoca noi non vedevamo troppo la Serie A, c’erano poche partite in tv. Si aspettava la Coppa dei Campioni per vedere il Milan di Baresi, ma eravamo consci anche del Napoli di Maradona. Ricordo solo lui e Careca… Contro l’Inghilterra ha avuto una storia diversa, probabilmente meglio non parlarne in questa sede. E’ stato una leggenda del calcio e so quanto è stato importante in questa città, quello di quest’anno sarà solo il terzo Scudetto, quindi Maradona ha significato molto per questa città”.