Inter, Ausilio: “Cosa penso dello Scudetto, di Conte e Mourinho”

Ausilio

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La vittoria della Serie A 2020/21 da parte dell’Inter è anche merito della direzione sportiva, sezione alla quale fa capo Piero Ausilio. Il Direttore Sportivo e responsabile dell’area tecnica dei nerazzurri lavora con il club meneghino dall’8 febbraio 2014 ed è il suo primo trofeo vinto da dirigente. Ecco le sue parole in merito ai microfoni di Sky:

Sullo Scudetto.

“È solo l’inizio. Il mister aveva dato riposo ai ragazzi e ci siamo ritrovati oggi e avevamo voglia di abbracciarci e regalarci sorrisi. Personalmente dopo tanti anni difficili che ho vissuto ci voleva. È stato un percorso difficile per un motivo semplice: non è facile cambiare tre proprietà e vincere. Il tempo è stato quello giusto per quanto riguarda la famiglia Suning. Fortunatamente hanno dato continuità ad alcuni del vecchio management e hanno preso Marotta“.

Sull’annata straordinaria.

“Quando ho capito che sarebbe stato l’anno giusto? Non l’ho mai detto, ma dall’anno scorso avevo sensazioni giuste che non potevano essere manifestate. Erano legate a quello che avevo visto nell’anno di lavoro precedente: un secondo posto e la finale di EL. Da lì siamo ripartiti e non ci siamo mai riposati, abbiamo subito preparato la stagione”.

Sui prossimi impegni e la programmazione.

“Io intanto mi riposo. Non vogliamo che arrivi il momento della programmazione e del futuro. Abbiamo ancora 4 partite ma deve onorare ancora questo campionato, chiudiamo bene la stagione. Poi avremo modo di programmare nei prossimi giorni con la società quello che sarà il futuro. Vogliamo goderci questo successo e dividerlo con i nostri tifosi”.

Sulla serenità di Antonio Conte.

“L’incontro a Villa Bellini è stato fatto passare come un meeting incredibile invece nel quotidiano avviene sempre. Spalletti? Non dimentico le persone con le quali abbiamo lavorato, lì è iniziato il percorso che ci ha riportato in Champions League. Il momento che ha cambiato le sorti del progetto è stato il gol di Vecino. Conte porta tutto all’accesso, la nostra è un’ottima squadra ma Conte ha fatto la differenza, noi ce lo teniamo stretto”.

Su un possibile incontro con l’allenatore.

“Ci saranno degli incontri con Conte tra qualche giorno come è giusto che sia. Organizzeremo un incontro cercando di essere il più riservati possibile”.

Su Mourinho alla Roma.

“Sposterà tantissimo. Parliamo di un grandissimo allenatore che farà benissimo sia alla Roma che al calcio italiano. Darà tanta positività, ci divertiremo tutti. Sono contento di averlo tra noi”.

Su un possibile ritorno dello Special One all’Inter.

“No, non c’è mai stata la possibilità di un suo ritorno all’Inter. Abbiamo portato avanti un percorso diverso e l’abbiamo concluso e definitivo con Antonio Conte. In sincerità non ci sono mai state possibilità di un ritorno di Mourinho all’Inter”.

Sui rinnovi.

“Non sono discorsi sospesi, molto è stato fatto soprattuto nel caso di Bastoni. Dobbiamo solo formalizzare quello di cui è stato discusso. Lautaro eravamo a un buon punto, il fatto che lui abbia cambiato gli agenti ci obbliga a ricominciare il lavoro dall’inizio”.

Sul futuro dei big.

“So perfettamente quali sono i giocatori più importanti del club, cercheremo di fare in modo che i migliori possono restare, assecondando anche le richieste economiche del club. Non posso fare nomi solo perchè non abbiamo voglia di dedicarci a questo”.

Sul Presidente Steven Zhang.

“Era molto emozionato, forse dalla Cina non aveva la consapevolezza dell’emozione di vincere uno scudetto. Era orgoglioso e felice di quello che era stato fatto. Non è da tutti da vincere così giovane e così in poco tempo”.

Su Eriksen.

“Professionista pazzesco. Ha sorpreso anche noi, poi ha avuto difficoltà d’ambientamento e ci sta. Poi è arrivato all’Inter e il campionato si è fermato 2-3 mesi, ci ha messo un po’ ma da quando l’abbiamo ritrovato siamo contentissimi di commentare quello che sta facendo”.