Serie A

Inter, Calhanoglu: “Non mi ha sorpreso la chiamata dei nerazzurri”

È stato uno dei giocatori più chiacchierati della Serie A in estate. Ha fatto parlare il suo passaggio dal Milan all’Inter a parametro zero, dopo non aver rinnovato il contratto con i rossoneri. Il trequartista turco, ai microfoni de Il Corriere dello Sport, ha rilasciato una lunga intervista in cui è tornato sul trasferimento ma, soprattutto, in cui ha parlato dei suoi obiettivi con la maglia nerazzurra.


Milan

“Al Milan ho trascorso quattro anni buoni e là ho molti amici. Ci sono stati anche momenti difficili, ma le ultime due stagioni sono state migliori rispetto alle prime due grazie a Pioli. L’Inter è una bella squadra che ha vinto l’ultimo scudetto e più derby durante la mia esperienza rossonera. Ho scelto di venire qui perché nella mia carriera mi piace affrontare nuove sfide”. 

Rapporto con gli ex tifosi

“Ne ho incontrati tanti perché spesso vado a mangiare con la mia famiglia al ristorante: mi chiedono foto e dicono che mi vogliono bene. Io non ho avuto problemi con nessuno al Milan e sono ancora in contatto con miei ex compagni”.

Il primo derby

“Quando sono passato dall’Amburgo al Leverkusen ho provato sensazioni simili ovvero quelle di giocare nello stesso stadio, ma con l’altra squadra. Qui a Milano però il derby è un’altra cosa… Io conosco i difensori del Milan, come loro conoscono me. Non sarà un vantaggio e dovrò pensare solo al lavoro che devo fare per aiutare i miei compagni”.

Esultanza in caso di gol all’ex squadra

“Se succederà, farò come sempre”.

Su Ibrahimovic

“Per lui nutro grande rispetto perché è un grande giocatore e una grande persona e ho trascorso con lui tanto tempo. Detto questo, io darò il meglio per l’Inter e lui per il Milan. È un derby e nessuno vuole perdere”.

Il mercato

“In quanti mi volevano questa estate? Meglio se lo chiedete al mio agente. Io non ho parlato con nessuno perché ero impegnato all’Europeo e pensavo solo alla Turchia. Lui sapeva che doveva trovarmi la migliore soluzione possibile e lo ha fatto”.

Quando ha chiamato l’Inter

“Non ero sorpreso, ma calmo. Con le mie qualità so cosa posso fare e sinceramente (sorride, ndr) non mi è mai passato per la testa il rischio di rimanere senza squadra. Mi sono detto: “Un club arriverà”.

Hakimi e Lukaku

 “Scelta sbagliata quando sono andati via Lukaku e Hakimi? Mai. Sapevo che loro due avevano svolto un grande lavoro qua e hanno tutto il mio rispetto. E’ normale che, in un momento economico complicato a causa del Covid, non sia facile tenere grandi giocatori che hanno offerte importanti. Il bene del club va messo davanti a tutto. Io sono sempre rimasto concentrato sul mio lavoro perché sapevo di essere venuto in una grande società”.

L’inizio con l’Inter

“È stato bello partire in quel modo e sentire i tifosi che mi applaudivano. Un campionato e mezzo senza la gente non è stato un gran vedere, mentre ora piano piano torniamo alla normalità. Il calcio così è migliore”.

Inzaghi

“Prima di firmare per l’Inter ho parlato più volte al telefono con lui e da quello che mi diceva, si vedeva che mi voleva. Il mister è uno che punta sempre a vincere, ma lo avevo capito anche giocandoci contro. Con lui ho instaurato un grande feeling: mi piace il suo modo di lavorare, l’adrenalina che ti trasmette e le motivazioni che ti dà”.

Ruolo in campo

“Nel Milan da “10” ero più libero perché avevo davanti un solo attaccante, mentre ora ce ne sono due e devo tornare, aprire il gioco e recuperare il pallone. In fondo non ci sono troppo differenze. Credo di aver fatto un buon lavoro finora anche perché sto imparando la tattica e i movimenti della mezz’ala”.

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Luigi Matta