Inter, Carlo Cottarelli propone l’azionariato popolare sul modello Bayern

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(Photo by Daniele Buffa via Imago Images)

Carlo Cottarelli, autorevole economista vicino alla presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2018, nonché presidente di Interspac, associazione di investitori nerazzurri, rilancia l’idea di un azionariato popolare per il futuro dell’Inter. Ai microfoni de La Repubblica, Cottarelli ha esposto il suo modello, affine a quello del Bayern Monaco.

Modello Bayern Monaco

Il nostro sogno è portare il modello dell’azionariato diffuso, che tanto bene ha fatto al Bayern. Se ne abbiamo parlato con la proprietà dell’Inter? Non in tempi recenti. Un paio di anni fa con Zhang non trovammo interesse. Ora le cose potrebbero essere cambiate.
Siamo stati descritti come tifosi Vip, ma è ingiusto. Lo spirito è tutto tranne che vip – ha aggiunto Cottarelli – L’obiettivo è portare nel capitale dell’Inter molte decine di migliaia di soci appassionati, un azionariato diffuso e popolare, come appunto accade in Germania, dove una legge impedisce eccessive concentrazioni nelle proprietà dei club. In Bundesliga l’azionariato diffuso ha creato un forte legame identitario, i conti vanno meglio che altrove e c’è un ritorno commerciale: se ho un ruolo nel club, più volentieri andrò allo stadio ed acquisterò magliette e merchandising”.

Presidente di fede nerazzurra

“Un interista, che ami la squadra e conosca a memoria almeno una formazione storica. Se non quella della Grande Inter, quelle del Trap o di Mourinho. Al Bayern il presidente è Rummenigge, una bellissima figura scelta dai soci: per tre quarti piccoli azionisti, poi i tre grandi gruppi Adidas, Allianz e Audi”.

Ritorno di Moratti?

“Moratti presidente srebbe bellissimo. Come interista sono grato a Moratti, ed è bello che abbia definito romantico il nostro progetto. Ma quel che conta, più dei singoli, è la struttura. Oltre a noi 16 soci pensiamo di poter coinvolgere un centinaio di interisti famosi, di cui non voglio fare i nomi, che potrebbero promuovere la raccolta delle adesioni a un pubblico vasto. Penso ci possa essere grande interesse. Il Bayern ha 160 mila soci. L’Inter ha tantissimi tifosi, e la più alta concentrazione è in un raggio di 100 chilometri da Milano. Non è ancora il momento di indicare cifre, ma contiamo di potere arrivare a quote interessanti”.

Ingresso come soci minoritari

“Siamo disponibili a fare la nostra parte in qualsiasi modo. Zhang ha fatto un gran lavoro, ha investito e ha riportato l’Inter a essere il grande club che tifavo da bambino. Sono dichiaratamente interista da quando avevo 9 anni. Papà era juventino. Quando me lo chiedevano, dicevo di tifare Cremonese, la squadra della mia città. Poi ho sciolto gli indugi. Mio figlio è interista, mia figlia vive a Londra e tifa West Ham. Anche io ho vissuto per tanti anni all’estero, e mi mancava San Siro”.

Progetto di rilancio economico

“Io punterei ad aumentare le entrate, solo poi penserei a ridurre la spesa. Lo ha dimostrato la Premier. La prima cosa, per un campionato e per un club, è vendersi bene. Poi, certo, se senti che Messi ha guadagnato 555 milioni dal 2017 a oggi, qualche domanda sulla sostenibilità del sistema te la fai”.

Progetto Nuovo Stadio per l’Inter

“Sono un nostalgico ma mi rendo conto che avere uno stadio moderno, di proprietà del club, oggi è una necessità”.