Inter, chiusura netta con Digitalbits: i possibili scenari

Inter Digitalbits sponsor Zhang

(Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Adesso il patron della società di Viale della Liberazione, Steven Zhang, dovrà prendere una decisione per il futuro della sua squadra. In caso di via libera si potrebbe andare in contro ad un ingente danno nelle vendite del merchandising, in un momento già difficile per il club dal punto di vista finanziario.

Inter Digitalbits sponsor Zhang
(Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Rapporto ai minimi storici, l’Inter chiude con Digitalbits

Non si conclude in maniera positiva per l’Inter il contenzioso con Digitalbits, società blockchain statunitense e partner in Italia di Inter e Roma. I nerazzurri hanno dichiarato che la società americana non ha mantenuto gli accordi presi, che prevedevano il versamento di 85 milioni fino al 2025. Lo sponsor, inoltre, non ha corrisposto alla Beneamata 1,6 milioni derivanti dal secondo posto conquistato nella stagione 2021-22 e le prime due rate per la stagione 2022-23, di circa 16 milioni totali.

I contatti tra il club di Zhang e Digitalbits sono ai minimi storici e la separazione tra le due realtà, a questo punto, sembra essere cosa scontata.

Inter-Napoli: i nerazzurri pronti a scendere in campo senza sponsor sulle maglie

Visti i tentativi al ribasso, fatti da Digitalbits, l’Inter starebbe seriamente valutando di rimuovere lo sponsor dalle proprie divise di gioco e di chiudere, dunque, definitivamente la querelle. L’esordio della maglia potrebbe avvenire sin dal rientro in Serie A, nel big match del 4 gennaio tra Napoli e Inter. Vista la situazione economica non troppo florida, la Beneamata vorrebbe sin da subito riempire il vuoto nelle divise con una nuova partnership.

Missione non semplice visto che i nerazzurri chiederebbero 24 milioni più bonus come base per un accordo con un nuovo, eventuale, sponsor. Nel caso in cui non dovessero arrivare accordi di sponsorizzazione l’Inter potrebbe, dunque, rinunciare allo sponsor nelle proprie maglie. Un’altra ipotesi potrebbe portare all’inserimento di un proprio marchio, magari a scopo benefico.