Inter, Conte: “COVID? Inutile lamentarsi degli assenti”

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Alla vigilia del derby di Milano, ha parlato in conferenza stampa l’allenatore dell’Inter, Antonio Conte. Ecco le sue parole sull’importanza della sfida con il Milan:
“Penso di dare una risposta abbastanza scontata. Cerchiamo di far bene in tutte le partite anche perché ogni vittoria vale tre punti. Sicuramente il derby porta delle difficoltà maggiori anche perché affrontiamo una squadra forte che sta facendo molto bene. Ha finito lo scorso anno in maniera importante e ha iniziato altrettanto bene. Così come contro la Lazio, affrontiamo una squadra forte. Vogliamo far bene e proseguire il percorso iniziato. Pur sapendo che domani ci saranno delle difficoltà”.

Sui giocatori rientrati dalle nazionali:
“La maggior parte sono rientrati ieri. Gli ultimi sono stati Vidal e Sanchez dal Cile, ieri sera. Se fai bene in Nazionale arrivi col morale più alto. La nostra volontà è cercare di metterci a disposizione, preparare bene la partita e sfruttare il morale di questi giocatori che sono tornati”.

Sulla difficoltà di preparare il derby in pochi giorni, Conte ha detto:
“Sicuramente. Avessi potuto scegliere, avrei preferito avere almeno un giorno in più. Sappiamo benissimo che ci sono calendari nazionali e internazionali da rispettare e ci prepareremo di conseguenza. Prepareremo oggi la partita, non abbiamo altre vie. Cercheremo tra video-analisi e lavagna di accorciare un po’ l’allenamento. Sessione che non potrà essere tanto impegnativa e intensa visto che i giocatori sono tornati ieri e c’è gente che ha giocato la seconda o terza gara consecutiva due giorni fa”.

Sulla squadra:
“Siamo alla quarta gara, prove importanti ce ne saranno ancora tante. Mi aspetto sempre una crescita sotto tutti i punti di vista, soprattutto dal punto di vista della responsabilità. Sto cercando di lavorare molto sotto questo aspetto. Penso che questo sia importante per la crescita di tutto il gruppo e per fare un ulteriore step”.

Sulle condizioni di Sanchez, Conte ha risposto:
E’ tornato con un affaticamento muscolare ieri sera, alle dieci. Faremo delle valutazione oggi, durante l’allenamento. Cercheremo di stare attenti anche perché abbiamo un ciclo di sette partite in cui giocheremo ogni tre giorni. Valuteremo col giocatore e ci prenderemo il giusto rischio. Voglio che i giocatori si responsabilizzino e, quindi, voglio che anche lui mi dica se può giocare o se preferisce aspettare la prossima”.

Sul COVID:
“Dovremo essere tutti collaborativi e propositivi, accettando la situazione attuale. Lo sta accettando lo sport in generale, tutto il Paese. Serve pazienza e disponibilità. Abbiamo passato un periodo molto duro, mi è dispiaciuto che ce ne siamo dimenticati troppo in fretta. Sembra stia tornando una nuova fase complicata, perciò serve unità per affrontare la situazione al meglio e andare avanti. Fermarsi sarebbe disastroso. Inutile lamentarsi degli assenti o di chi è più penalizzato“.

Sulla tendenza dell’Inter a segnare di più, Conte ha detto:
“Riprendo il discorso fatto quando ho parlato dei 113 gol fatti lo scorso anno. Il calcio cambia e penso che un calcio propositivo, di ritmo e pressione sia un po’ quello che viene fatto, in Italia e in Europa dalla maggior parte delle squadre. Ribadisco che è inevitabile che ognuno deve lavorare in base alla situazione e alle possibilità. Puoi professare quel che vuoi, ma ti devi adeguare alla situazione. Se devi lottare per salvarti sai che quando giochi con squadre che hanno rose più forti dovrai adottare una strategia diversa rispetto a chi gioca ogni volta per vincere. Penso, però, che in Italia si sia alzato il livello e la voglia di confrontarsi a viso aperto, di portare pressione, di costruire e cercare soluzioni. Questo è molto importante perché lo stiamo portando anche all’estero”.

Sulla voglia di vincere aumentata, magari, dalle avversità:
“Non penso che le difficoltà debbano abbassare o alzare l’intensità di una squadra. Devono sempre essere presenti la cattiveria e la determinazione. Io sono molto contento di ciò che vedo, sin dal primo giorno in cui ho messo piede qui. Il risultato finale spesso è figlio di tante circostanze”.

Sul duello Hakimi-Theo Hernandez:
“Mi aspetto un match tra due squadre, l’Inter e il Milan. Dentro ci saranno elementi come loro due, molto interessanti, che daranno un apporto micidiale in termini di velocità e qualità”.

Ancora su Sanchez:
“Mi sembra di aver già risposto. E’ stato visitato oggi dai dottori, faremo delle valutazioni durante l’allenamento sentendo la sua opinione. Dopo prenderemo delle decisioni, ma ad oggi non escludo nulla”.

Sul lavoro svolto dai centrali ai fianchi di de Vrij, Conte ha rivelato:
“Al di là di chi giochi in quella posizione, noi chiediamo al centrale di essere bravo in costruzione e di diventare un elemento aggiuntivo in fase offensiva. A volte inserendone uno e facendo rimanere indietro l’altro. Mi è capitato di avere calciatori che sono nati terzini e poi sono stati imposti in quella posizione. Mi ricordo ad esempio Azpilicueta al Chelsea o adesso D’Ambrosio. Anche lo stesso Kolarov. Tante volte si pensa che la difesa a tre sia più difensiva e, invece, è più offensiva. Tante squadre stanno utilizzando questa soluzione. Per me è un’evoluzione in avanti, poi dipende sempre da che tipo di situazione attui nella partita. Se stai dietro a fare barricate o se vai avanti”.

Sul ballottaggio Eriksen-Brozovic:
“Ho meno problemi di altre volte in termini di scelta, questo è sicuro. Domani sarà la prima partita di sette ogni 3/4 giorni. Parliamo non solo di campionato, ma anche di Champions League. Le rotazioni, perciò, saranno necessarie. Sono tranquillo, magari domani partiremo con tre centrocampisti, mercoledì con altri e sabato con altri ancora. Saranno tutti protagonisti, sto lavorando bene con tutti a patto che ci sia la disponibilità, la chiave di questa stagione. E’ importante entrare in campo e avere subito un buon impatto”.

Sulle parole di Eriksen:
“Se all’Inter giochi poco o meno, questo non lo so. Per me sta giocando il giusto nel rispetto della squadra. Posso sbagliare, ma sono contento di ciò che Christian sta dando e penso che anche lui sia felice di lavorare con questo gruppo di calciatori. Ci sarà spazio per lui come per tutti gli altri. Sarà una stagione lunga ed estenuante”.

Sui positivi, Conte ha dichiarato:
“Ci stiamo confrontando con tutti i medici. Da casa è difficile stare al passo, ma stiamo cercando di non far perdere loro la condizione. Non preoccupa la positività al COVID, ma il tempo passato a casa lontano dal gruppo e dalle sedute di allenamento. Il nostro compito è quello di cercare di limitare questo danno”.

Sull’assenza del pubblico:
“Non è bello, dispiace che non ci sia il pubblico. Si lavora tanto proprio per dare soddisfazioni al tifoso che viene allo stadio, che rinuncia a qualcosa nella vita privata pur di venire allo stadio. Mi spiace non ci sarà, durante la partita, questo scambio di emozioni tra chi gioca e il nostro tifoso sugli spalti per incitarci. Ribadisco, però, che dobbiamo essere quanto più collaborativi e propositivi per uscire nel migliore dei modi dalla situazione attuale. Cerchiamo di aiutare anche chi deve prendere delle decisioni. Per il resto, ai nostri tifosi posso dire che nell’ultimo derby sono stati importanti per la rimonta da 0-2 a 4-2. Daremo sempre il massimo per la nostra maglia”.