Inter, Correa: “Venire qui era un sogno, puntiamo al massimo”

Joaquin Correa, attaccante dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista a Dazn.

El Tuco, soprannome del giocatore, ha iniziato parlando proprio del suo esordio da sogno con la maglia nerazzurra con una doppietta che ha rievocato quella di Recoba che entrò contro il Brescia facendo due gol.

“E’ stato bellissimo perché è stata la mia prima partita, ci tenevo tanto a venire qui. E’ stato un giorno bellissimo, poi è successa anche questa cosa che non succedeva da tempo, ma ero già felice perché abbiamo vinto”.

Non solo quest’anno, anche in passato l’Inter ha fatto parte della sua vita quando militava nell’Estudiantes.  Nella stagione 2012/2013, infatti, doveva indossare la maglia nerazzurra. L’attaccante era pure stato a Milano qualche giorno.

“Ero un bambino che voleva venire a tutti i costi qua e ci sono stato in quell’anno. Era troppo importante per me. Quando avevo iniziato a stare in Prima squadra in Argentina ho saputo dell’interessamento dell’Inter, poi però sono rimasto ancora lì. Per me è stato già bellissimo perché ero un bambino che sognava di giocare qua”.

Inzaghi poi è stato fondamentale per il suo approdo a Milano ma anche nel suo percorso alla Lazio.

“E’ stato tanto importante. Venire qui all’Inter era già un sogno per me, poi la sua chiamata con l’intenzione di farmi diventare parte di questa squadra non ho avuto nessun dubbio, non volevo stare in nessun altro posto”.

Correa poi ha spiegato anche come è stato accolto dalla dirigenza interista e dal Presidente Zhang.

“Come mi hanno accolto? Benissimo, dal primo giorno in cui sono arrivato mi hanno fatto sentire tutti a casa e mi hanno fatto capire subito cos’è l’Inter e la responsabilità che abbiamo come giocatori qua: difendiamo una maglia troppo importante e pesante e io sono felice”.

Una maglia importante che porta ad avere obbiettivi importanti.

“Sicuramente puntiamo al massimo di tutto, abbiamo una squadra per farlo con tantissimi giocatori con qualità, internazionali di grandissimo livello. Non dico nessun titolo su cui puntare ma dobbiamo puntare a vincere ogni partita. Sono solo le prime gare ma giocare con giocatori così forti tutto è più facile. Ti fanno divertire, ti danno sempre la palla bene: non vedo l’ora di continuare a giocare, cercarli e trovarci bene insieme, così possiamo raggiungere le gioie che vogliamo tutti”.

La Lazio poi è stata una tappa importante per il Tucu, che gli ha permesso di arrivare qui realizzando un sogno.

“A Roma mi sono trovato bene con tutti, con i compagni abbiamo vinto delle cose e abbiamo fatto davvero bene. Qui mi trovo davvero bene, i miei compagni mi danno tanta fiducia e questo è importantissimo. Mi hanno accolto alla grande dandomi la fiducia che volevo”.

La Lazio che può essere una delle rivali in campionato, così come altre squadre.

“Sicuramente quest’anno sarà dura perché ci sono tante squadre di grandissimo livello, ce ne sono almeno cinque che possono far bene e lottare in alto. Fare i nomi di due tre sarebbe poco e nel campionato italiano non si sa mai come va a finire, ma noi siamo fiduciosi”.

Fondamentali nel percorso di un giocatore sono anche gli idoli che ha avuto e che l’hanno ispirato.

“Noi siamo cresciuti con la figura di Maradona, poi negli anni vedere Messi o gli argentini in generale era bello e ti rivedevi un po’ in loro e volevi imparare da questi fenomeni. Ho sempre avuto amore per il dieci argentino, è un fuoriclasse, di un altro pianeta.  Credo che sia un fenomeno e anche una grandissima persona, ci ha aiutati tanto e noi abbiamo aiutato lui. Questa Coppa America in Argentina ci voleva, la aspettavamo da anni. Poi l’abbiamo vinta in Brasile, al Maracanà ed è stato ancora meglio”.

E come è giusto si volge sempre uno sguardo al futuro e alle ambizioni personali.

“Voglio vincere qua che è stato un sogno per me. Voglio vincere qua e in Argentina tutto ciò che abbiamo di fronte. Poi guardo intanto le cose più vincine per restare concentrato e provare a vincere ciò che vuoi”.